Stanno per arrivare i tanto agognati pagamenti del bonus asilo nido: le ultime novità, come funziona e a quanto ammontano.
L’INPS si appresta a erogare le prime mensilità per il bonus asilo nido, una misura che come altre non è scampata a polemiche e critiche.
A seconda della condizione economica del nucleo familiare, il bonus offre fino a 3600 euro all’anno per mandare i figli dei richiedenti al nido. La misura è stata pensata non solo per dare un aiuto economico, ma per aiutare le madri a tornare al lavoro con più facilità.
La bella notizia è che il bonus può essere speso sia negli sili nido pubblici che in quelli privati, ma solamente chi ha effettuato la procedura di accesso corretta otterrà il bonus.
Bonus asilo nido, arrivano i soldi, e quando e quanti
Le domande per ottenere il bonus asilo nido sono attive dall’11 marzo ma dureranno fino al 31 dicembre. Solamente chi ha inviato celermente la candidatura, però, comincerà a ricevere i soldi.
Chi effettuerà la richiesta più avanti, o se nella pratica c’è qualcosa che l’INPS definisce da “chiarire”, il nucleo familiare riceverà l’eventuale importo spettante solamente dopo aver prodotto la documentazione richiesta, e in questo caso non ci saranno poi conguagli/arretrati da parte dell’Istituto di Previdenza.
Come detto l’importo dell’erogazione varia in base all’ISEE, e si concretizzerà in un benefit che va dai 1500 ai 3600 euro all’anno. Da ricordare è che il bonus asilo nido va a cumularsi con l’Assegno Unico perché è rivolto esclusivamente alle famiglie con figli minori di 3 anni.
Per i nuclei familiari che hanno presentato la domanda dall’11 marzo e sono risultati idonei, le prime erogazioni sono previste dal 2 aprile 2024 in poi.
A seconda di come è stata modulata la richiesta, la famiglia riceverà quanto spettante attraverso questi mezzi:
- bonifico domiciliato;
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- libretto postale o carta prepagata con IBAN;
- conto corrente estero Area SEPA.
Come specificato nelle procedure, se l’INPS non emette il pagamento per “accertamenti in corso” o “incongruenze”, la rata spettante viene segnalata come “contestata”. L’utente interessato viene avvisato della situazione tramite email e SMS o attraverso i contatti forniti dal cittadino al momento della redazione della domanda.
Qualsiasi irregolarità nella domanda farà slittare il pagamento del bonus, e anche dopo aver regolarizzato la documentazione INPS non provvederà a erogare gli arretrati.