Un bonus fino a 400 al mese euro riconosciuto in determinate condizioni e che va a sommarsi alla tredicesima. Di cosa si tratta?
Esiste un meccanismo procedurale finalizzato a consentire a persone che rispettano determinati requisiti di beneficiare di un bonus il cui importo può raggiungere i 400 euro mensili e che va a sommarsi alla tredicesima. Ci troviamo di fronte ad una sorta di maggiorazione sociale prevista dalla legge 448 del 2001 e, nello specifico, dall’articolo 38 che ha una precisa finalità.
Ovvero fare in modo che venga raggiunta una specifica soglia per quanto riguarda tutta una serie di trattamenti percepiti. Affrontiamo questo argomento per capire nel dettaglio non solo di cosa si tratti ma anche quali sono gli importi aggiornati nel corso del 2024, ma anche a tutti i requisiti economici ed anagrafici che bisogna rispettare per poter ottenere questo bonus.
Che cos’è e chi può ottenere il bonus fino a 400 euro
La maggiorazione in questione non è conosciuta da tutti ma esiste da molti anni dal momento che dal 2001 ad oggi è sempre stata rinnovata. Con una certa periodicità però il suo valore di riferimento viene rivisito ed aggiornato in quanto si tiene conto alla rivalutazione Istat che avviene ad inizio gennaio sul trattamento minimo di pensione. Ma chi sono coloro che possono beneficiare, nel corso del 2024, di questo bonus che può raggiungere, nel migliore dei casi, i 400 euro mensili? Le persone che percepiscono una pensione, un’indennità per l’invalidità civile oppure l’Assegno sociale con l’obiettivo di portare il loro trattamento percepito a non meno di 735 euro mensili.
Infatti la misura in questione è nota come incremento al milione ed è pensata per fare in modo che gli importi minimi superino la soglia del vecchio milione di lire. Grazie ad esso si potrebbe arrivare a ricevere fino a 5200 euro l’anno. Ma prima di ‘cantare vittoria’ entriamo nel merito dei requisiti richiesti: nel caso dei pensionati il diritto all’incremento al milione spetta dai 70 anni in su con riduzione, fino ad un massimo di 5 anni, di 1 anno ogni 5 di contributi.
Pertanto chi ha almeno 5 anni di contributi lo potrà sfruttare già a 65 anni. Per i percettori dell’Assegno sociale esso spetta a 70 anni mentre per gli invalidi e titolari di pensione di inabilità previdenziale l’incremento spetta già dai 18 anni di età. I requisiti reddituali sono di redditi inferiori a 9.555,65 euro, oppure di 16.502,98 euro nel caso vi sia un coniuge.