Bonus Animali domestici per l’anno 2024: la nuova legge di Bilancio prevede un sostegno per i proprietari di cani, gatti e altri “amici” d’affezione.
La società e le sue prerogative non sono immutabili; al contrario, è una realtà fortemente in evoluzione e si adegua, con il passare del tempo, a nuove condizioni e sensibilità. Pensate, ad esempio, quanto è divenuto importante il ruolo degli animali d’affezione, considerati oggi (per fortuna) dei membri effettivi della famiglia.
É obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe, le adozioni sono molto più rigide e controllate, per non parlare della severità delle leggi per coloro che li maltrattano o ne abusano. Decidere di accogliere un cane, gatto o altro “amico” domestico è un atto di grande responsabilità. Ovviamente, è l’inizio di un’avventura straordinaria fatta di affetto incondizionato ma comporta anche oneri ben precisi.
Non ci si deve limitare, infatti, a garantire al proprio animale cibo e acqua, ma bisogna assicurargli una vita dignitosa e soddisfare le sue esigenze di specie e razza. Date queste premesse, non è affatto sbagliato che le leggi si adeguino a questo maggiore interesse da parte della società.
Il Governo italiano ha quindi deciso di introdurre una sovvenzione ad hoc nella legge di bilancio per l’anno 2024, proprio per favorire i contribuenti che possiedono animali domestici. Ma tale aiuto economico è subordinato a vincoli precisi di destinazione. Non solo: non è aperto a tutti, solo alcune categoria ne hanno diritto. Scopriamo di più.
Il bonus animali domestici introdotto nella Legge di Bilancio 2024 è destinato a supportare i proprietari nell’affrontare le spese veterinarie che spesso gravano pesantemente sulle tasche del budget familiare.
La sovvenzione economica è subordinata a un fondo di appena 750 mila euro per i prossimi tre anni. In molti lo hanno ritenuto troppo esiguo, tanto da sollevare polemiche sulla sua effettiva efficacia. Proprio perché lo stanziamento è così limitato, non tutti i contribuenti potranno beneficiarne. Bisognerà soddisfare determinati requisiti.
Il proprietario dell’animale dovrà avere un’età superiore a 65 anni e un Isee inferiore a 16.215 euro. Tra le spese veterinarie comprese nel bonus ci sono visite, operazioni chirurgiche, acquisto di farmaci veterinari, analisi del sangue, ecc. É escluso l’acquisto di cibo specifico per animali con allergie (anche se sotto indicazione del veterinario).
La decisione sulle specie eleggibili per il bonus è ancora in sospeso, ma oltre a cani e gatti, ci si aspetta che verranno inclusi anche roditori, furetti e altri piccoli compagni d’affezione. Resta da vedere se saranno inclusi anche rettili, anfibi, invertebrati e animali acquatici.
Oltre al contributo da parte del governo centrale, alcuni enti locali (Regioni e Comuni) si stanno muovendo in favore dei padroni di animali domestici offrendo la possibilità di accedere gratuitamente a specifiche prestazioni veterinarie, contribuendo a contrastare il fenomeno dilagante dell’abbandono e del randagismo. Tra gli interventi a disposizione vi è sovente l’applicazione di microchip e la sterilizzazione di cani e gatti in forma gratuita, specialmente se prelevati da canili e rifugi.
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