Ricevere dei soldi sul conto corrente di provenienza ignota. Cosa conviene e cosa è giusto fare per evitare i guai.
Soldi che vanno e vengono dai conti correnti. E’ il dinamismo tipico dei conti e, in generale, del sistema bancario e creditizio, che si avvale del dinamismo offerto dalla tecnologia per spostare denaro praticamente in tempo reale, attraverso protocolli d’invio ed accettazione, in massima sicurezza. Accrediti ed addebiti che non necessitano di un invio ed una consegna materiale del denaro. Tuttavia, anche in un sistema così complesso e garantito, l’errore è possibile. E spesso, o meglio nella quasi totalità dei casi, l’errore è nostro.
In questo scenario essere titolari di un conto corrente collegato ad un bancomat ha indubitabili vantaggi. In questo modo, oltre alla rapidità di addebito e accredito si può contare su una maggiore sicurezza garantita dall’utilizzo di una carta che, in caso di furto o smarrimento, è possibile bloccare attraverso un numero dedicato. Tra le intuibili utilità c’è la possibilità di controllare le proprie entrate e uscite diventa più semplice.
I titolari possono controllarne il saldo in qualsiasi momento e procedere con la visione dell’estratto conto. Durante le operazioni di controllo ci si potrebbe rende conto di aver ricevuto per errore una somma di denaro non dovuta.
Tenere sotto controllo il conto corrente, verificando periodicamente le spese sostenute e i soldi in entrata, è consigliato per una corretta gestione del proprio denaro. Nel caso in cui dovessimo accorgerci della presenza di un accredito che non stavamo aspettando, la cosa migliore da fare sarebbe restituire subito la somma a chiunque abbia spedito quei soldi.
Potrebbe capitare, infatti, di effettuare un bonifico alla persona sbagliata. Le banche danno la possibilità ai clienti di richiedere che quest’ultimo venga annullato senza nessuna spesa extra, a seconda del regolamento di ciascun istituto. Eppure, non tutti potrebbero accorgersi in tempo dell’errore e procedere con i dovuti accorgimenti.
Sebbene non si tratti di un reato da parte del destinatario, la mancata restituzione del denaro ricevuto dal mittente costituisce un fatto illecito che determina l’obbligo di rendere i soldi. In caso contrario, chi ha inviato il bonifico per errore può sempre rivolgersi alla legge e presentare ricorso – con un tempo massimo di 10 anni da quando il denaro è stato spedito. In tal modo, ad intervenire sarà un giudice che imporrà al beneficiario di restituire i soldi: alla somma ricevuta, inoltre, si aggiungeranno gli interessi.
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