Bollo auto non pagati, così rischi di perdere il tuo veicolo

Una tassa detestata, il bollo auto, e sarà per questo che spesso il pagamento viene dimenticato. State attenti alle conseguenze.

Il bollo auto deve essere pagato ogni anno da tutti coloro che detengono un veicolo. Essendo una tassa sul possesso, è bene sottolineare, il pagamento del bollo auto deve essere effettuato anche se il mezzo resta per tutto l’anno fermo in garage. Ne consegue che, in tutti i casi poc’anzi citati, si dimentica di pagare si rischia sempre e comunque di incorrere in multe e sanzioni.

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Il bolo auto è davvero odiatissimo – Foto: Ecoibasilicata.it

Bollo auto, chi lo gestisce

Il bollo auto è una tassa gestita dalle regioni e solo in Friuli Venezia Giulia e Sardegna il pagamento è gestito direttamente dall’Agenzia delle entrate. In tutte le altre regioni si paga in periodi fissi, di solito ad aprile, agosto o dicembre. Il pagamento può essere effettuato entro la fine del mese successivo a quello di scadenza.

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Anche chi non usa l’auto deve pagare – Foto: Ecodibasilicata.it

Nel caso in cui un automobilista non versi l’importo del bollo auto entro la scadenza prevista l’amministrazione provvederà ad inviare un avviso di pagamento.

Attenzione all’Agenzia delle Entrate

Attraverso quest’ultimo il soggetto interessato viene informato del fatto di avere un determinato lasso di tempo a disposizione per regolarizzare la propria posizione.
Se non adempie ai propri doveri, allora l’Agenzia delle Entrate – Riscossione potrà procedere con la riscossione coattiva. Questo comporta il dover pagare sanzioni e interessi che si vanno a sommare all’importo originario del bollo auto non pagato.

Per fortuna le sanzioni in caso di mancato pagamento del bollo auto sono relativamente basse e differiscono a seconda dei giorni di ritardo maturati. Entrando nei dettagli vengono applicate queste percentuali:0,1% in più per ogni giorno di ritardo fino al quattordicesimo giorno;
1,5% in caso di ritardo dal quindicesimo al trentesimo giorno;
1,67% per ritardi compresi tra il trentunesimo e il novantesimo giorno di ritardo;
3,75% in presenza di un ritardo superiore ai novanta giorni ma inferiore a dodici mesi;
4,29% per un ritardo superiore ai dodici mesi ed inferiore ai due anni.
Nel caso in cui passino più di due anni si deve pagare il 30% dell’importo totale. In casi estremi, inoltre, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione può decidere di optare per il fermo amministrativo, impedendo il relativo utilizzo fino al momento in cui viene pagato il debito. In presenza di debiti particolarmente elevati può essere iscritta un’ipoteca sui beni del soggetto debitore ed effettuato il pignoramento su stipendi, conti correnti o altri beni. Una batosta che si può evitare semplicemente effettuando il pagamento entro la data di scadenza

Bisogna stare molto attenti perché se non si paga la tassa per tre anni consecutivi si rischia la radiazione del mezzo, cioè la cancellazione dal Pubblico registro automobilistico (Pra) con ritiro della carta di circolazione e della targa del veicolo, cosa che rende impossibile circolare con l’auto radiata.