I cittadini hanno la possibilità di ricevere un rimborso fino a 6000 euro per le bollette, da cogliere al volo.
In tempi di crisi con i prezzi alle stelle e una situazione generale non proprio facile è importante conoscere tutte le strade per il risparmio anche quelle che non sono note e comunque quelle a cui, tendenzialmente si fa meno riferimento.
Per quanto riguarda le bollette si può ottenere una corposa riduzione laddove sussistano delle condizioni specifiche quindi meglio sapere prima come agire e cosa fare per potersi mettere al riparo e soprattutto per evitare condizioni spiacevoli e costi significativi.
I rimborsi in bolletta possono avvenire per condizioni differenti, ci sono quelle che sono legate ad esempio al fattore propriamente economico e quindi derivanti da bonus e agevolazioni previste a livello statale o regionale e poi ci sono anche degli sconti che arrivano invece direttamente da una condizione applicata in caso di problemi.
Per qualunque tipo di azienda e per qualunque tipo di servizio è previsto un rimborso laddove ci sia un’interruzione nella fruizione di quanto previsto. Se ad esempio viene interrotta l’erogazione dell’acqua per un danno alle tubature oppure se ci sono deficit con i contatori o ancora se la linea telefonica viene compromessa, il cittadino ha diritto a ricevere a un rimborso perché in quel momento e per tutto l’arco di tempo relativo non sta fruendo del bene per cui paga.
In questo senso tutto dipende dalle condizioni contrattuali e dal danno quindi ad esempio se l’interruzione è di 1 ora o 10 giorni. Per questo è sempre commisurata alla perdita del servizio che si genera e anche ai problemi causati magari laddove sussistano condizioni particolari.
Alcune aziende provvedono ad emettere un rimborso automatico direttamente scalandolo sulla bolletta o sulle successive, in altri casi anche quando la cifra è più corposa, bisogna fare domanda e quindi attendere la regola emissione dello stesso sotto forma di pagamento vero e proprio.
Il rimborso previsto per l’interruzione se ha un preavviso ed è entro un massimo di 8 ore allora prevede un indennizzo di circa 30 euro, invece senza preavviso in una zona con oltre 5000 abitanti ed entro un arco di 12 ore è sempre 30 euro. In media si calcola un aumento di 15 euro ogni 4 ore aggiuntive. Arera prevede invece dei rimborsi che arrivano anche a 6000 euro, solitamente così divisi: entro i 300 euro per le famiglie ed entro i 6000 euro per le aziende.
Tutto dipende dal contratto, dalle tempistiche di interruzione, condizioni e modalità. Un conto è che si tratti di un guasto improvviso e quindi che la persona o l’attività si trovi senza fornitura e un conto è che invece si tratti di una condizione con preavviso, ad esempio in caso di lavori o manutenzione. Per le imprese con potenza maggiore di 100 kW è previsto un massimo di rimborso di 6000 euro.
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