Bollette, c’è l’obbligo di tariffa bloccata dopo la fine del mercato libero: chi sono i beneficiari

I prezzi calmierati continueranno ad essere applicati sulle forniture di energia elettrica anche con la liberalizzazione del mercato: vediamo per chi.

Lo scorso 5 Dicembre il Consiglio dei Ministri ha confermato attraverso l’approvazione del Decreto Legge battezzato “Energia” che le forniture di energia elettrica continueranno ad essere garantite alle famiglie italiane considerate fragili e vulnerabili a prezzi calmierati, nonostante la liberalizzazione del mercato.

Prezzi calmierati sulle forniture di energia elettrica anche con la liberalizzazione del mercato a beneficio delle famiglie italiane vulnerabili
I nuclei famigliari ai quali continueranno ad essere applicate le tariffe del mercato tutelato sono stati stimati nell’ordine di 4,5 milioni circa (ecodiBasilicata.it)

Saranno quindi circa 4,5 milioni i nuclei famigliari ai quali continueranno ad essere applicate le tariffe del mercato tutelato, mentre per i nuclei che passeranno al mercato libero è prevista una campagna di informazione dettagliata affinché possano decidere consapevolemente a quale operatore affidarsi in base alle proprie necessità e caratteristiche di consumo.

L’individuazione degli operatori che subentreranno al mercato tutelato per fornire l’energia elettrica alle famiglie non vulnerabili dovrà essere compiuta entro il 10 Gennaio 2024, nei confronti dei quali è stata prevista una attività di costante monitoraggio per valutare tanto la gestione del servizio quanto l’applicazione e l’andamento dei prezzi proposti, che continueranno ad essere definiti dall’Autorità di Regolazione dell’Energia Arera.

Le precisazioni e modifiche contenute nel Decreto Legge

Il Decreto Legge ha introdotto inoltre semplificazioni riguardanti il trasferimento della domiciliazione bancaria per effettuare il pagamento delle bollette, necessariamente a cadenza bimestrale, che gli utenti potranno comunque valutare come semplice opzione disponibile e non come obbligo. Inoltre, in quanto alla capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, si pensa ad uno sviluppo per legge di norme che disciplinino la materia in particolare per le imprese considerate maggiormente energivore.

Confermato il mantenimento dei prezzi calmierati sulle forniture di energia elettrica anche con la liberalizzazione del mercato a beneficio delle famiglie italiane vulnerabili: scopriamo i dettagli
Per i titolari di impianti rinnovabili di potenza superiore a 20kW realizzati tra il primo di Gennaio 2024 ed il 31 Dicembre 2030 potrebbe scattare l’onere di corrispondere al GSE un contributo annuo pari a 10 Euro per ciascun chilowatt (ecodiBasilicata.it)

Tra le ipotesi avanzate, è emersa anche la possibilità di realizzare sistemi di aggregazione tra le imprese, o anche con soggetti terzi, che conduca a pratiche di ottimizzazione dell’approvvigionamento energetico, in particolare per le attività produttive a forte consumo di risorse elettriche ed iscritte presso la Cassa per i servizi energetici ed ambientali.

Inoltre, per i titolari di impianti rinnovabili di potenza superiore a 20kW realizzati tra il primo di Gennaio 2024 ed il 31 Dicembre 2030 potrebbe scattare l’onere di corrispondere al GSE – Gestore dei Servizi Energetici un contributo annuo per i primi tre anni dalla data di attivazione dell’impianto pari a 10 Euro per ciascun chilowatt di potenza. I proventi verrebbero destinati ad un fondo ideato con gli obiettivi principali della decarbonizzazione e della promozione di sviluppo sostenibile a basso impatto ambientale sull’intero territorio nazionale.

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