Cerchiamo di capire la situazione occupazionale in Basilicata, tra importanti problematiche lavorative e le figure professionali richieste.
La Basilicata si trova in una condizione senza dubbio delicata dal punto di vista dell’occupazione, navigando tra sfide consolidate e nuove opportunità.
In un contesto, tutto italiano, dove la questione lavorativa rimane al centro dell’attenzione, un’analisi statistica approfondita rivela un quadro decisamente sfaccettato, con importanti criticità che si alternano a dati incoraggianti. Vediamo di capirne di più.
Lavoro in Basilicata: tutti i dati sulla questione
Innanzitutto, l’ Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro ci mostra un panorama interessante e certamente positivo, con un notevole incremento delle assunzioni a partire da novembre 2023 del +310% rispetto all’anno precedente. Tale dato fa ben sperare riguardo ad una previsione per il trimestre novembre 2023 – gennaio 2024, segnando con un aumento stimato di quasi 8.000 nuovi impiegati.
Passando poi alle figure professionali più richieste in Basilicata, emergono profili altamente tecnici, che tuttavia sembrano essere carenti sul territorio. Non solo: oltre ad essi si ricercano saldatori ad arco elettrico, ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, dirigenti di istituti scolastici e medici.
E ancora, si evidenzia una domanda significativa per meccanici collaudatori, tappezzieri, operai specializzati, infermieri, ostetriche, tecnici elettronici, muratori, conducenti di mezzi pesanti e addetti ai servizi di pulizia.
Insomma, queste le principali figure lavorative ricercate, un quadro che va delineando sempre più uno scenario lavorativo diversificato e in continua evoluzione.
Tuttavia, in questo contesto, sono ancora una volta le donne ad affrontare le sfide maggiori: secondo quanto dichiarato dalla Segretaria Confederale della Cisl Basilicata, le donne impiegate sono ancora poche e spesso precarie, con contratti degradanti e retribuzioni basse.
Un altro aspetto ancora molto critico, che si manifesta sia a livello regionale che nazionale, è rappresentato dalle morti bianche, ossia infortuni mortali sul lavoro: i dati sono davvero preoccupati, evidenziando un aumento del 4,4% di incidenti fatali. Si tratta di un fenomeno che indubbiamente richiama all’attenzione la ancora esigua e spesso inesistente sicurezza sul luogo di lavoro.
La realtà occupazionale della Basilicata si presenta come un quadro sfaccettato e contrastante, con elementi incoraggianti, quali l’aumento dei posti di lavoro, che si alternano tuttavia a sfide ancora fin troppo evidenti. A tal proposito, è importante affrontare con decisione le questioni della precarietà femminile e della sicurezza sul lavoro, per garantire, una volta per tutte, una situazione lavorativa dove la tutela, la crescita e l’inclusività siano fattori imprescindibili.