Basilicata: il dato drammatico che preoccupa la popolazione

L’allarme giunge dalla Confsal Basilicata e dalla Fismic Confsal: preoccupa l’aumento di povertà nella Regione ed occorre un contrasto immediato ed efficace.

“I poveri lucani aumentano e la fotografia della Caritas rispecchia il mondo reale, quello che il sindacato vive e vede tutti i giorni”: questa la denuncia ed il grido di allarme di Gerardo De Grazia, Segretario Regionale della Confsal Basilicata. Ed anche i dati ISTAT parlano chiaro: nella Regione, un abitante su cinque risulta versare in condizioni di povertà. Il 20% della popolazione totale.

L'allarme della Confsal Basilicata: ecco di cosa si tratta
La Confsal Basilicata ha lanciato l’allarme riguardo allo spopolamento della Regione ed all’aumento del livello di povertà (ecodibasilicata.it)

Ed il dato non riguarda soltanto disoccupati, ma anche cittadine e cittadini che lavorano ma che, pur disponendo di un reddito, non riescono a far fronte alle spese di base, relative ai beni di prima necessità, nel corso del mese. In altre parole, le uscite aumentano e le entrate diminuiscono, sempre di più. Ed aumenta anche il precariato, soprattutto nel settore dell’Automotive lucano e del suo indotto, e con esso il rischio anche di un’instabilità sociale sempre più drammatica ed “esplosiva”.

E, secondo la Confsal (Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori), il tempo stringe: nelle previsioni più rosee, infatti, il rischio che la situazione diventi insostenibile in termini di tenuta sociale in massimo due anni è destinato a diventare certezza ed è reso ancor più preoccupante dal perdurare del fenomeno di spopolamento dei giovani che continuano a cercare condizioni più stabili altrove. Dunque cosa fare?

L’azione da intraprendere con priorità secondo la Confsal Basilicata

Seconda la Confsal, la priorità da introdurre con forza al centro dell’agenda politica della Regione è chiara: sostegno ai giovani affinché non emigrino, attraverso programmi in grado di favorire l’occupazione e di contrastare lo spopolamento regionale. Ottenendo anche un supporto “di peso” da parte del Governo centrale nonché dall’Europa.

L'allarme della Confsal Basilicata: vediamo di cosa si tratta
In base ai dati dell’AIRE, oltre un lucano emigrato su quattro, ovvero il 26%, risulta laureato (ecodibasilicata.it)

Altrimenti, in base a simulazioni realizzate tenendo conto dei tassi di occupazione e dei volumi e flussi di emigrazione degli ultimi anni, il rischio è che nel 2035 il numero di pensionati sia nettamente superiore a quello degli occupati. Ed una situazione simile condurrebbe a ricadute economiche particolarmente negative e rovinose tanto per la Regione quanto anche per il Mezzogiorno e per l’intera Nazione.

Secondo l’AIRE – Anagrafe Italiana Residenti all’Estero, i lucani iscritti nelle liste al Gennaio di quest’anno superano le 140.000 unità, in crescita rispetto all’anno precedente di oltre 1.700 cittadine e cittadini. E rispetto al totale, oltre un lucano emigrato su quattro, ovvero il 26%, risulta laureato.

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