Banksy, il vero nome dell’artista potrebbe essere stato finalmente svelato: ecco qual è

In una vecchia intervista alla BBC il misterioso artista di strada, Banksy, potrebbe aver rivelato il suo vero nome. Vediamo qual è

È stato definito “l’invisibile dell’arte contemporanea“, “il rivoluzionario dei graffiti” e “l’artista senza identità“. Stiamo parlando di Banksy, il creativo urbano più iconico e avvolto nel mistero di sempre. Recentemente, la BBC ha riportato in primo piano un’intervista che è rimasta sepolta negli archivi dell’emittente per anni, in cui l’artista rivelerebbe finalmente il suo vero nome. Nel corso di questa registrazione del 2003, il giornalista della BBC Nigel Wrench gli chiede se si chiama davvero Robert Banks, come alcuni sostengono, e Banksy risponde senza esitazione: “Sono Robbie“.

Banksy, è stata scoperta davvero la sua identità?

L’intervista completa è disponibile su BBC Sounds come parte del podcast Radio 4’s The Banksy Story. Un episodio extra è stato aggiunto dopo la scoperta della registrazione, in cui Banksy confronta il suo approccio all’arte, caratterizzato dalla produzione veloce di graffiti sotto copertura, con i pasti istantanei riscaldati nel microonde. “Il mio processo è rapido“, ha dichiarato l’artista di Bristol, aggiungendo, “ma ora voglio completarlo e rifinirlo“. Questa rappresenta una delle prime interviste radiofoniche note con l’artista, spesso descritto come enigmatico e riservato dalla stampa. Nonostante le numerose speculazioni sulla sua vera identità, nata il 28 luglio 1973 a Bristol, Banksy è rimasto sempre avvolto nel mistero, rendendo questa intervista un’occasione rara per i suoi fan, compresi molti personaggi di spicco, di ascoltare la sua voce.

Il lanciatore di fiori, Banksy
Foto di pubblico dominio – Ecodibasilicata.it

Il creativo, allora ventenne, fu intervistato da Mr. Wrench, ex corrispondente artistico della BBC, in estate, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra “Turf War” di Banksy nella zona est di Londra. Una versione modificata andò in onda quel luglio nel programma pomeridiano della BBC. Tuttavia, non tutto il materiale è stato utilizzato. Molti anni dopo, ascoltando il podcast “The Banksy Story”, il signor Wrench è stato ispirato a recuperare l’intera intervista da un minidisc a casa sua.

Il contenuto inedito include la difesa di Banksy dell’arte urbana, considerata da alcuni come vandalismo. “Non sono qui per scusarmi di questa idea“, disse al signor Wrench. “L’arte sui muri è un modo rapido per esprimere il tuo punto di vista, giusto?“. Lo paragonò anche al modo in cui sua madre cucinava l’arrosto ogni domenica, dicendo: “Ci vogliono ore per farlo, minuti per mangiarlo“.

Ma quali sono le opere più importanti dell’artista più misterioso di sempre? Vediamole insieme.

Le opere più importanti e famose di Banksy

Dipinge, sfugge e si cela dietro i graffiti che altri cercano divertiti per le strade del globo. Banksy ha di recente colpito ancora, con una forza maggiore rispetto al passato. Misterioso come sempre, lo street artist di Bristol ha intensificato la sua attività, mantenendo saldo quell’anonimato che lo ha contraddistinto fin dall’inizio della sua carriera e che ha certamente contribuito alla sua notorietà.

Nato a Bristol nel 1974, Banksy è ora un marchio regolarmente registrato, con l’ufficio Pest Control Limited che controlla e tutela l’uso del suo nome e dell’immagine. Le sue opere sono emerse in tutto il mondo, in Italia a Napoli, Roma e Venezia (dove ha rischiato di rivelare la sua identità). Ecco alcune delle sue opere più celebri, degne di nota.

Kissing coppers. L’opera è apparsa sulla parete di un pub in una via di Brighton nel 2004, con le forze dell’ordine che, anziché simbolo di repressione, diventano un’icona anti-omofobia.

Napalm girl. Attraverso una serigrafia del 1994, Banksy reinterpreta l’iconica fotografia della bambina in fuga dai bombardamenti di napalm durante la Guerra del Vietnam nel 1972, affiancandole Topolino e Ronald McDonald, simboli della cultura di massa americana.

Girl with baloon. Il celebre dipinto della ‘Ragazza con il palloncino’, creato per la prima volta a Londra nel 2002, mostra una bambina che estende la mano verso un palloncino rosso a forma di cuore, rappresentando l’innocenza, l’amore e la speranza.

The Flower Thrower. Il dipinto del ‘Lanciatore di fiori’, che mostra un manifestante con il volto coperto mentre si prepara a gettare un bouquet di fiori, è stato originariamente realizzato a Gerusalemme nel 2005 sul muro di separazione tra israeliani e palestinesi. Nel settembre 2020, Banksy ha perso i diritti d’autore a causa del suo anonimato, una decisione presa dall’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (Euipo), che ha invalidato il marchio registrato dallo street artist di Bristol in quanto non è possibile identificarlo formalmente come l’autore del graffito.

The Walled Off Hotel. Il “Walled-Off Hotel,” aperto nel 2017 a Betlemme, presenta nove stanze e una suite con vista sul muro di separazione tra Israele e Palestina. Un gesto provocatorio di Banksy, che, dopo la creazione di un parco divertimenti cupo e malinconico, ha inaugurato questo hotel offrendo la peggiore vista al mondo. Le prenotazioni sono disponibili online a partire da 30 dollari a notte, e l’hotel è aperto alle visite, anche per coloro che non intendono pernottare.

La Madonna con la pistola. Situata in Piazza Gerolomini a Napoli, questa opera di Banksy, protetta da una teca di plexiglass, presenta la Madonna con i contorni di un revolver al posto dell’aureola, con lo sguardo rivolto verso l’alto in segno di afflizione. Questo è il primo lavoro realizzato da Banksy in Italia, datato 2010. La seconda opera, intitolata “Madonna con Coca Cola e patatine,” originariamente ubicata in Via Benedetto Croce, è stata, purtroppo, cancellata per errore da un altro street artist.

Il Bambino Migrante. Apparso a Venezia poco dopo l’apertura della Biennale d’Arte a maggio 2019, questo murales di Banksy raffigura un bambino con un giubbotto salvagente e un razzo segnaletico per i soccorsi in mare. Questo segna la seconda opera di Banksy in Italia.

Dismaland. Un “non luna park” (gioco di parole tra Disneyland e dismal, in inglese: triste, lugubre), dove le favole senza tempo si trasformano in incubi contemporanei. L’installazione è rimasta aperta per trentasei giorni, dal 21 agosto al 27 settembre 2015, presso il Tropicana, un lido marittimo in disuso nella località turistica di Weston-super-Mare nel Somerset, in Inghilterra. L’artista, oltre a finanziare la costruzione della mostra, vi contribuì con la creazione di dieci nuove opere. Furono ammessi 4.000 visitatori al giorno.

Love is in the bin. Quest’opera ha suscitato clamore anche a causa di quanto accaduto nel 2018, quando la casa d’aste londinese Sotheby’s riuscì a vendere una stampa di Ragazza con il Palloncino a oltre 1 milione di dollari. Dopo il battito del martello che decretava l’acquirente vincitore, tramite un dispositivo nascosto all’interno della cornice da Banksy e telecomandato a distanza, la stampa è stata triturata, trasformandosi in Love Is in the Bin, ovvero: L’amore è nel cestino.