Aumento delle pensioni da gennaio 2024, non sarà uguale per tutti: ecco chi sarà a rimetterci

Da gennaio 2024 è previsto un aumento delle pensioni, ma purtroppo non sarà uguale per tutti: quale platea verrà penalizzata dagli aumenti.

L’anno nuovo prevede degli aumenti specialmente per quanto riguarda le pensioni, anche se l’importo maggiorato non sarà uguale per tutti. Ci sono parte dei pensionati che verrà penalizzata. Quel che è certo è che l’aumento si attesterà su un +5,4%, l’equivalente del tasso di inflazione di quest’anno: tutte le novità a partire da gennaio.

Aumento pensioni chi ci rimetterà
Gli aumenti previsti dal prossimo anno (ecodibasilicata.it)

A partire da gennaio 2024, è previsto un nuovo aumento delle pensioni in Italia, con un adeguamento all’inflazione del 5,4%. Nonostante ciò questo incremento non sarà uniforme per tutti i beneficiari, seguendo le disposizioni della legge di bilancio e introducendo una suddivisione in fasce di reddito.

Ma l’aspetto cruciale di questo adeguamento non è la sua linearità. Infatti solamente le pensioni con un importo fino a 4 volte il trattamento minimo vedranno un incremento completo. Mentre invece tutte le pensioni superiori a questa soglia andranno a subire riduzioni, con tagli significativi per le pensioni più elevate sopra i 5.600 euro al mese.

Aumento pensioni, chi beneficia e chi verrà penalizzato: il quadro completo

Sebbene ci sia una percezione di favore per le pensioni più basse, rappresentanti il 54% dei beneficiari, la realtà è che circa la metà dei pensionati italiani sarà penalizzata. Gli assegni superiori a 4 volte l’importo minimo saranno soggetti a riduzioni, aggiungendosi a quelle già applicate nell’anno precedente. Le sei fasce di rivalutazione introdotte nel 2023 producono effetti cumulativi nel tempo, portando a una riduzione del potere d’acquisto nel corso degli anni.

Aumento pensioni chi ci rimetterà
Quali categorie verranno penalizzate (ecodibasilicata.it)

Questo effetto di trascinamento della penalizzazione significa che la base di partenza per il calcolo degli aumenti del 2024 è già penalizzata a causa delle riforme dello scorso anno. In sostanza, il taglio risulta più significativo rispetto a quanto previsto dalle fasce di rivalutazione per il 2024. In queste settimane il governo ha pubblicato le sei fasce di rivalutazione previste per Gennaio 2024, andiamo quindi a vedere il quadro della situazione:

  • 100%: Fino a 4 volte il trattamento minimo.
  • 85%: Da 4 a 5 volte il trattamento minimo.
  • 53%: Da 5 a 6 volte il trattamento minimo.
  • 47%: Da 6 a 8 volte il trattamento minimo.
  • 37%: Da 8 a 10 volte il trattamento minimo.
  • 22%: Oltre le 10 volte il trattamento minimo.

I più colpiti da questa riforma saranno i pensionati con assegni mensili superiori a 5.600 euro, con aumento dei tagli rispetto all’anno precedente. Al contrario, tutte le pensioni minime riceveranno un bonus aggiuntivo una tantum pari al 2,7% nel 2024, con l’assegno mensile che arriverà a 609 euro senza distinzione d’età.

Quindi solo le pensioni fino a 2.555 euro al mese beneficeranno degli aumenti previsti in base all’inflazione. Mentre tutte le altre subiranno tagli, generando risparmi significativi per lo Stato. Queste misure hanno sollevato preoccupazioni tra i contribuenti. Alcuni dirigenti stanno addirittura valutando azioni legali contro lo Stato per questa politica di riduzione delle pensioni.

Gestione cookie