Alcuni lavoratori inizieranno l’anno con un bel sorriso sapendo che avranno un aumento in busta paga di 175 euro. Una promessa mantenuta, chi coinvolge?
Avere 175 euro in più sulla busta paga significa poter aumentare le entrate mensili tanto da affrontare le spese con maggiore serenità. Soprattutto perché questo incremento non è l’unico che renderà felici i lavoratori nel 2024.
Gli stipendi dei lavoratori saranno più alti nel 2024. La manovra fiscale ha confermato il taglio del cuneo fiscale di 6 punti per chi ha redditi entro i 35 mila euro all’anno e del 7% per i redditi entro i 25 mila euro all’anno. la riduzione del cuneo fiscale prevede l’esonero contributivo a carico dei lavoratori dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e si farà sentire sulla retribuzione mensile dei dipendenti. In più occorre considerare la riforma fiscale con la riduzione degli scaglioni IRPEF da quattro a tre.
I primi due scaglioni sono stati accorpati con aliquota al 23% per i redditi entro i 28 mila euro. Si noteranno aumenti fino a 108 euro al mese per chi ha uno stipendio entro i 2.692 euro, di 75 euro per chi prende sotto i 1.500 euro e di 50 euro per gli stipendi fino a mille euro. Questi gli incrementi generali ma per una determinata categoria di lavoratori saliranno fino a 175 euro.
Quali lavoratori riceveranno 175 euro in più in busta paga?
Gli stipendi che cambieranno più degli altri sono quelli degli OSS e degli infermieri. Oltre al taglio del cuneo fiscale e alla riforma IRPEF, infatti, ci sarà il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. In seguito al rinnovo scatteranno gli aumenti delle retribuzioni. La stima è di 100 euro in più in busta paga. Significa che considerando il reddito annuo di 29.233 euro lordi per un infermiere del settore pubblico, l’aumento può toccare anche i 175 euro.
Ad incidere l’inquadramento del lavoratore e l’esperienza, l’indennità notturna (4 euro in più all’ora per la fascia oraria 22.00/06.00) e l’indennità per servizi di pronta disponibilità più altre indennità previste dal CCNL. Con il rinnovo del Contratto gli aumenti sono iniziati già a dicembre 2023 per i dipendenti a tempo indeterminato e scatteranno a gennaio 2024 per i dipendenti a tempo determinato. L’IVC mensile è incrementato di 6,7 volte, da 50,59 euro a 89,58 euro (116,65 euro per i dirigenti) per tredici mensilità.
In relazione al taglio del cuneo fiscale, gli stipendi degli infermieri tra i 700 e i 2.692 euro lordi aumenteranno per un importo compreso tra 50 e 161 euro circa. In più c’è la riduzione delle tasse con l’accorpamento degli scaglioni per gli infermieri e OSS con retribuzioni da 1.150 a 2.150 euro.