Assegno Unico si impenna con le nuove maggiorazioni: sicuro di averle richieste tutte?

Ci sono novità importanti per chi riceve l’Assegno Unico: finalmente si potrà tirare un sospiro di sollievo, il conto corrente ne beneficerà.

Le spese che ci troviamo a gestire sono ormai sempre di più, al punto tale che non sono poche le persone che faticano ad arrivare indenni e senza preoccupazioni alla fine del mese. La situazione non può che essere peggiore per chi, alle spese fisse per cibo e le bollette, deve aggiungere mutuo o affitto.

Assegno Unico maggiorazioni
Importanti novità per chi percepisce l’Assegno Unico – ecodibasilicata.it

Poter usufruire di un sostegno da parte dello Stato non può quindi che essere provvidenziale, specialmente per i nuclei che sono numerosi e si trovano così a mantenere i propri figli anche negli studi. Fortunatamente non è detta l’ultima parola, chi rientra tra i cittadini che ricevono l’assegno unico potrebbe tirare finalmente un sospiro di sollievo.

Assegno Unico: finalmente ci sono buone notizie

Il termine “Assegno Unico” sta a indicare quel beneficio economico che si ha la possibilità di ricevere con cadenza mensile per tutte le famiglie che hanno figli a carico, così da aiutare soprattutto chi si trova in difficoltà nel loro mantenimento. Da marzo 2023 non è più necessario presentare opportuna domanda: è l’INPS a versare l’importo previsto a chi ne ha i requisiti.

Pur trattandosi di un sostegno importante, spesso questo non è servito a risolvere del tutto i problemi di alcuni nuclei. È proprio per questo motivo che, già a partire da marzo 2024, ci sono alcuni cittadini che avranno diritto alcune maggiorazioni, ben sapendo come il calcolo della cifra dipenda sempre dagli stessi fattori, ovvero numero dei figli a carico, figli disabili, reddito ed età dei genitori.

Assegno Unico aumenti
A quanto ammontano gli aumenti per l’Assegno Unico (ecodibasilicata.it)

È previsto così, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, un incremento pari a 30 euro per i minori che appartengono a nuclei con un ISEE fino a 15.000 euro. È però necessario allo stesso tempo che ci sia un unico genitore lavoratore, mentre l’altro è deceduto. Si avrà diritto a questo per cinque anni, da calcolare dalla data dell’evento.

È inoltre prevista una variazione da 96.9 euro a 17,1 euro al mese per i nuclei che hanno più di due figli. Si riceverà la cifra massima in caso di ISEE pari o inferiore a 17.090,62 euro, mentre il minimo sarà concesso a chi ha ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro. In questo caso l’agevolazione vale per tre anni, da calcolare dalla nascita del figlio successivo al secondo.

Ulteriori vantaggi sono invece concessi alle famiglie che hanno almeno quattro figli, indipendentemente dalla loro età, ma a condizione che risultino a carico del richiedente. Resta valido lo stesso principio applicato un anno fa, quando si era passati da 100 a 150 euro.

Le agevolazioni per chi ha figli disabili

Una particolare attenzione viene inoltre riservata alle famiglie che hanno figli disabili, che possono essere costrette a sostenere spese aggiuntive per visite e loro mantenimento. Anche nel loro caso si mantiene la regola che era stata introdotta nel 2023, secondo cui l’importo percepito può arrivare fino a 199,4 euro mensili a figlio.

Assegno Unico aumenti
Una particolare attenzione viene riservata a chi ha figli disabili – Ecodibasiliacata.it

La cifra percepita varia sulla base dell’ISEE e viene calcolata in maniera graduale. Questi i sostegni per l’assegno unico:

  • con ISEE pari o inferiore a 17.090,61 euro, in misura piena;
  • con ISEE superiori, si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 57 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 45.574,96 euro;
  • con ISEE superiori a 45.574,96 euro l’importo rimane costante a 57 euro.

L’agevolazione viene concessa per i figli disabili maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età. La cifra varia a seconda della situazione, ovvero:

  • 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;
  • 95 euro mensili in caso di disabilità grave;
  • 85 euro mensili in caso di disabilità media.
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