L’assegno unico non è per sempre infatti ci sono delle situazioni che ne comportano la perdita: ecco l’Inps a chi l’ha tolto.
L’assegno unico universale è ormai un diritto per ogni famiglia che ha dei bambini e ogni mese viene erogato dall’Inps. Ci sono però alcuni casi in cui questo si può perdere: ecco infatti cosa può accadere e come evitare di non avere più i soldi.
L’assegno unico, riconosciuto alle famiglie, può essere perso. Per poterne beneficiare infatti bisogna soddisfare alcuni requisiti per non incombere nella decadenza della mostra economica e perderne quindi in benefico. E’ importante infatti sapere come e quando si rischia di perdere la prestazione: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Quando si perde l’assegno unico? Tutti i casi in cui l’Inps non eroga più i soldi
Per poter beneficiare dell’assegno unico universale alle famiglie occorre in primo luogo che ci siano figli minori a carico nel nucleo familiare. Il primo motivo infatti che fa decadere l’assegno è la maggiore età del figlio.
Atri requisiti sono: essere cittadino italiano o dell’Unione Europea, essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia, essere residente e domiciliato in Italia da almeno due anni, presentare un ISEE per determinare l’importo. Se si perde la cittadinanza italiana automaticamente l’importo viene meno, ma non è solo questo il caso.
Ci possono essere altri casi in cui l’assegno unico decade ovvero se c’è un cambio nei componenti del nucleo familiare e questo non viene comunicato. La regola vuole che ogni variazione debba essere presentata con una DSU ai fini di un ISEE aggiornata. Dopo il rilascio del nuovo ISEE bisognerà infatti fare una nuova domanda, senza la quale la prestazione decade d’ufficio dal mese successivo.
Quindi non comunicare correttamente il cambio del nucleo familiare rischia di far decadere la prestazione, ma non solo. Se questa comunicazione non viene fatta per tempo si deve restituire quanto indebitamente percepito. Insomma bisogna fare molto attenzione al cambio di residenza e al modo in cui presentare la domanda.
Questo accade perché l’importo dell’assegno unico varia da 54 a 187 euro al mese a figlio e dipende dall’Isee quindi da quante persone in casa percepiscono un reddito. Se ci dovessero essere modifiche che vanno a influire sulla situazione economica della famiglia, queste devono essere comunicate obbligatoriamente. A quel punto infatti potrebbero cambiare anche gli importi da versare.