Milioni di italiani hanno visto decadere in maniera del tutto improvvisa l’Assegno Unico, cosa sta accadendo? La situazione.
Molte famiglie italiane hanno vissuto momenti di fortissima preoccupazione a seguito di un improvviso messaggio ricevuto dall’Inps, in cui si annunciava il decadimento dell’Assegno Unico. L’SMS trasmesso non ha lasciato infatti alcuno spazio di interpretazione, gettando così i cittadini nello sconforto.
Alcuni hanno subito pensato ad un tentativo di truffa ma il mittente, InpsInforma, e l’assenza di link o numero da contattare hanno sciolto qualsiasi dubbio su un possibile tentativo di malintenzionati. La comunicazione è partita realmente dall’Inps ed ha subito scatenato grande perplessità nei beneficiari, dato che si parla di un sostegno che consente alle famiglie di alleggerire la pressione economica.
Quanto comunicato rappresenta un durissimo colpo per le famiglie che hanno fatto affidamento sulla misura. A questo punto molti si chiedono cosa ci sia realmente dietro a questa scelta improvvisa: facciamo chiarezza.
All’arrivo dell’SMS firmato Inps i cittadini si sono subito rivolti all’ente e alle pagine social di riferimento per capire cosa stesse succedendo. Gli operatori hanno subito sottolineato di come non si sia trattato di alcun errore.
Semplicemente la comunicazione si riferisce alle annualità 2023 e riguarda le domande di Assegno Unico che non andavano presentate perché la famiglia interessata riceveva il Reddito di cittadinanza. Infatti, con il Reddito di cittadinanza, la misura era erogata in automatico nella Carta Adi, in base ai dati in possesso dell’Istituto.
Nonostante queste precise regole, ci sono state famiglie che per non correre alcun rischio hanno presentato domanda per l’Assegno Unico, pur risultando beneficiarie del Rdc. L’Inps quindi ha fatto decadere le richieste, precisando che si riferiscono a posizioni passate e di conseguenza non comportano alcuna conseguenza per i prossimi pagamenti.
La comunicazione ricevuta non riguarda in alcun modo le domande presentate e accolte nel 2023 e 2024. I beneficiari possono lasciare la preoccupazione da parte perché continueranno a ricevere l’Assegno Unico, che arriverà regolarmente tra il 15 il 17 maggio come riportato dal calendario stilato dall’Inps.
Il pagamento spetterà solo a chi è ancora beneficiario dell’Assegno Unico, perché per alcuni la misura potrebbe essere decaduta per vari motivi. Su questo aspetto l’Inps consiglia di verificare la propria posizione tramite i canali istituzionali dell’ente oppure accedendo all’area MyInps con le proprie credenziali.
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