I percettori dell’assegno di inclusione devono fare attenzione ad un fattore molto sottovalutato. Questo cambia tutto: cosa sapere.
Il 2024 ha portato in dote una nuova misura per gli italiani: l’assegno di inclusione. Questo nuovo beneficio ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza ma ancora oggi molti cittadini non comprendono bene l’importanza di alcuni fattori.
L’assegno di inclusione spetta all’intero nucleo familiare, per quanto alcuni componenti, le persone tra i 18 e i 59 anni, non sono compresi nel parametro di scala di equivalenza. Se l’impianto generale della misura è conosciuta da tutti, diverso può essere il discorso su alcuni fattori interni al beneficio. In questo scenario bisogna fare attenzione ad ogni possibile variazione del nucleo, così da poter comunicare all’INPS quanto cambiato in maniera tempestiva e rispettando le tempistiche stabilite dalla normativa.
Questa comunicazione deve essere fatta nei tempi stabiliti perché se cambiano i componenti del nucleo varia anche l’ISEE, e dal momento che il valore dell’attestazione determina il diritto all’assegno di inclusione, questo diventa un passaggio da non sottovalutare. Vediamo quindi quando cambia il nucleo familiare e cosa fare in presenza della sua evoluzione.
Assegno di inclusione, attenzione alla variazione del nucleo familiare: cosa fare
La variazione del nucleo familiare non va comunicata con il modello Adi-com, come invece accade quando uno o più componenti iniziano una nuova attività professionale. I cambiamenti vanno comunicati all’INPS rispetto a quanto indicato nella Dsu ai fini ISEE (in corso di validità).
Le variazioni possono dipendere da tantissimi casi, di seguito alcuni esempi che devono portare alla comunicazione all’istituto Nazionale della Previdenza Sociale:
- Nascita di un nuovo componente;
- Matrimonio: ai fini fiscali, una coppia sposata non può essere divisibile. Per questo motivo devono stare dentro il medesimo nucleo familiare;
- Divorzio e separazione: entrambi comportano una variazione del nucleo in quanto i due ex coniugi vanno a costruire due nuclei diversi;
- Cambio di residenza di uno dei componenti: questo passaggio comporta l’uscita dallo stato di famiglia;
- Aggiunta di un componente per cambio di residenza;
- Morte di un componente del nucleo.
Quando si verifica uno degli eventi citati, bisogna procedere fin da subito alla comunicazione all’ente nazionale, andando a presentare una nuova Dsu ai fini ISEE entro 1 mese dalla variazione. Nell’ipotesi di variazione diversa da nascita o morte di un componente bisogna presentare anche una nuova domanda di Adi. In questo modo il nucleo modificato può continuare a ricevere la prestazione, dato che la domanda decade una volta acquisto il nuovo ISEE.