Oggi proviamo a capire come funziona l’aspettativa non retribuita, di cosa si tratta e qual è la durata. Facciamo chiarezza su tutto.
Probabilmente avrete sentito parlare di aspettativa non retribuita, detto anche congedo: è un periodo durante il quale il lavoratore dipendente si assenta dal lavoro senza percepire lo stipendio.
Le ragioni per le quali un dipendente potrebbe dover chiedere l’aspettativa non retribuita sono molteplici e generalmente di natura personale. A tale proposito la legge ha individuato tutti i motivi che consentono ad un lavoratore di ottenere il suddetto congedo.
Anche per te, sebbene il congedo sia non retribuito, l’assenza di un lavoratore può comunque arrecare danni all’attività produttiva dell’azienda in cui lavora. Per questo motivo, è necessario che l’aspettativa sia richiesta dal lavoratore a fronte di motivazioni ben precise.
Aspettativa non retribuita: cos’è e come funziona
I lavoratori dipendenti hanno la possibilità di accedere all’aspettativa non retribuita, durante tale periodo possono assentarsi dal lavoro. In questo arco di tempo, il dipendente non percepisce alcun trattamento economico, ma ha il diritto di conservare il posto di lavoro.
Si tratta dunque di una tutela che la legge offre al lavoratore che, per ragioni ben precise, è costretto ad assentarsi per un periodo più o meno lungo. Le motivazioni che permettono ad un dipendente di accedere al congedo non retribuito possono riguardare:
- Motivi familiari collegati a parenti stretti
- Motivi personali, come la tossicodipendenza del lavoratore o di un familiare
- Questioni legate alla formazione professionale
- Per ricoprire cariche pubbliche o sindacali.
I singoli contratti collettivi nazionali del lavoro possono prevedere ulteriori casi specifici rispetto a quelli appena elencati.
I lavoratori che ha intenzione di richiedere l’aspettativa non retributiva deve inviare all’ufficio del personale un’apposita richiesta formale. Nella domanda devono essere indicati: la durata dell’aspettativa, le motivazioni e anche le richieste dirette all’azienda. L’eventuale diniego da parte del datore di lavoro devono essere motivati dallo stesso e legati a richieste o ragioni organizzative e produttive che impediscono al dipendente di usufruire del congedo.
Il datore di lavoro ha la possibilità di esprimersi in merito alla richiesta presentata dal lavoratore entro dieci giorni dalla comunicazione. In ogni caso, il lavoratore che presenta domanda di congedo non retribuito deve presentare anche tutta la documentazione che attesti i gravi motivi per i quali sta chiedendo di assentarsi dal lavoro.
Anche i lavoratori del settore pubblico hanno la possibilità di accedere ad una aspettativa non retribuita e, anche in questo caso, devono esserci motivazioni personali familiari eccetera.