Una interessante novità che farà felici i contribuenti. Ma cosa sappiamo circa questi 500 euro che saranno erogati?
Il nuovo decreto legislativo riguarda le disposizioni mirate al riordino del sistema nazionale di riscossione, intervenendo proprio sull’articolo 28 ter del decreto del presidente della Repubblica n. 602 del 1973, che disciplina la compensazione volontaria tramite crediti d’imposta.
A questo punto è stata introdotta una modalità automatica di compensazione, per quelli che vengono definiti i mini-rimborsi, ovvero le compensazioni di importo ridotto fino a 500 euro. Proprio questi mini-rimborsi, però, saranno soggetti a una procedura, che esclude l’obbligo per l’Agenzia delle Entrate di attuare quella verifica finalizzata alla presenza di debiti fiscali, i quali risultano pendenti da parte del contribuente, prima di procedere con la compensazione.
Cosa sono le mini compensazioni e cosa sapere
In cosa consiste questo provvedimento? Si tratta dell’ introduzione di alcune modifiche in quelli che vengono definiti dei procedimenti legati alla erogazione dei rimborsi fiscali. Questo avviene quando si riscontrano quei debiti fiscali soggetti a riscossione esecutiva. Parliamo, quindi, di una vera e propria limitazione al rimborso dei crediti fiscali per i contribuenti, che hanno dei debiti fiscali e sono proprio soggetti a una procedura di riscossione e non accettano la compensazione volontaria.
Si tratta di una limitazione che persiste fino alla data del 31 dicembre dell’anno successivo rispetto a quello in cui è stata avanzata la domanda di rimborso. Il tutto nella previsione dell’avvio di una procedura esecutiva. Ma attenzione: c’è un’eccezione proprio per i mini rimborsi, il cui valore ha un importo fino a 500 euro. Questi sono erogati senza però effettuare quelle che sono le verifiche sulla presenza di eventuali debiti. Cerchiamo, però, di comprendere meglio come funzionano queste mini compensazioni.
Il provvedimento introduce delle importanti modifiche proprio in quei procedimenti legati alla erogazione dei rimborsi fiscali quando si riscontrano debiti con il fisco che poi sono soggetti a riscossione esecutiva. A questo punto si porta avanti un nuovo automatismo di blocco, proprio nel caso di presenza di cartelle esattoriali, ma si assiste anche alla mancata accettazione della proposta di compensazione. La novità è che sono esentati da questo blocco proprio i mini rimborsi fino a 500 euro.
Il provvedimento
L’Agenzia delle Entrate verifica la presenza di debiti iscritti a ruolo. Viene formulata una proposta di compensazione e il contribuente ha 60 giorni di tempo per accettare. Quindi durante questo periodo, le procedure di riscossione sono sospese. Cosa accade se il contribuente accetta la proposta? Ebbene il rimborso fiscale viene utilizzato per ridurre l’importo della cartella, ma anche per estinguerne il debito.
Cosa accade invece se il contribuente rifiuta? A questo punto entra in vigore la nuova procedura. Ossia non vengono addebitate le spese procedurali e non si riprende la riscossione come previsto. La novità è che la nuova normativa prevede proprio che le somme rimangano bloccate fino al 31 dicembre dell’anno successivo.
Ma attenzione questa procedura non viene applicata ai rimborsi di importo fino a 500 euro. A questo punto l’Agenzia delle Entrate non effettua nessun controllo sulla presenza di cartelle esattoriali. E quindi si avvia quello che è il versamento della somma. A questo punto i mini rimborsi vengono erogati proprio senza l’attivazione della procedura di compensazione volontaria.