Ci sono in arrivo 240 euro in più in busta paga per 3 milioni di lavoratori. Scopriamo se siete tra i fortunati beneficiari.
C’è chi sorriderà per un aumento dello stipendio di 240 euro circa. Un’ottima notizia che interessa oltre 3 milioni di lavoratori impiegati in un settore specifico. E le novità non finiscono qui.
L’aumento degli stipendi è un obiettivo del Governo che già nella Legge di Bilancio 2024 ha inserito un pacchetto di misure volte ad aiutare i lavoratori. Parliamo della proroga del taglio del cuneo fiscale, dell’imposta di produttività fissata al 5%, dell’aumento della soglia dei fringe benefit per i dipendenti con e senza figli nonché della decontribuzione al 100% per le donne lavoratrici con due o più figli.
Aiuti che permetteranno di ricevere da una decina a qualche centinaio di euro in più in busta paga. Ma c’è un altro evento che permette ai lavoratori di ottenere più soldi in busta paga ossia il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. Questo avviene ogni tre anni ma può passare un tempo molto più lungo per l’applicazione delle nuove regole dato che gli accordi tra sindacati e datore di lavoro possono richiedere tempistiche maggiori per essere definiti.
Dopo cinque anni dalla scadenza del CCNL della distribuzione moderna organizzata si è arrivati finalmente ad un accordo con la sottoscrizione a cura di Confcommercio Imprese per l’Italia con Filcams Cgil, Fiscascat Cisl, Ulitucs Uil. Il rinnovo comporta modifica economiche e normative della disciplina.
I sindacati hanno ottenuto un aumento dei minimi di paga base più il riconoscimento di un importo una tantum. In busta paga ci saranno 240 euro aggiuntivi per i dipendenti di livello IV. Per gli altri livelli contrattuali è prevista una riparametrazione. L’importo una tantum, invece, sarà di 350 euro per i dipendenti di quarto livello erogato in due tranche (la prima a luglio 2024 e la seconda a luglio 2025) di eguale importo per coprire il periodo di carenza contrattuale.
Inoltre il rinnovo del CCNL ha stabilito anche la possibilità di versamento di una indennità annuale di 155 euro invece che 120 a partire dal 2025. Tale indennità sarà erogata ai lavoratori part time per prestazioni svolte con la clausola elastica del rapporto di lavoro. C’è anche un’indennità di vacanza contrattuale pari al 30% dell’IPCA al netto degli energetici importati previsionale in caso di mancato rinnovo del Contratto o trascorsi i sei mesi dalla data di presentazione della piattaforma di rinnovo qualora risultasse successiva alla scadenza del CCNL.
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