Buone notizie per alcuni lavoratori, in arrivo un bonus. Eccome come funziona, a chi spetta e la domanda da presentare.
Per alcuni lavoratori la necessità di accedere a forme di sostegno al reddito è una necessità quasi vitale, in considerazione del particolare momento economico che attraversa il Paese. In effetti proprio in virtù della situazione, la stagione dei bonus non è conclusa vista la stringente attualità di alcune prestazioni.
Le risorse tuttavia non sono molte e quindi sempre più spesso i contributi sono limitati a gruppi ristretti di cittadini che versano in condizioni di particolare bisogno, o in condizioni svantaggiate. Anche una famiglia numerose può determinare la possibilità di avere contributi e bonus. In ultimo va considerata la condizione lavorativa, con particolare attenzione per chi non svolge attività continue.
Bonus in arrivo, a quali lavoratori spetta
Il bonus di cui si parla in questo caso è quello destinato ai lavoratori in part time ciclico verticale (cioè con attività lavorativa svolta solo in alcuni periodi dell’anno, del mese e della settimana). La misura è stata riammessa per quest’anno, ma la buona notizia è che il Decreto Anticipi ne prevede la proroga anche nel 2024.
Questo perché la misura si riferisce all’anno precedente, significa che per il periodo lavorativo 2023 la domanda potrà essere inviata nel prossimo anno. Attualmente è attivo il bonus 2023, riferito al periodo lavorativo 2022, ma le domande stanno per scadere. Il bonus consiste in un contributo una tantum pari a 550 euro per coprire i periodi non lavorati.
La domanda va presentata all’Inps, nella pagina dedicata alle prestazioni non pensionistiche, previa autenticazione con Spid, Cie e Cns. Altrimenti è possibile avvalersi del Contact Center o del numero verde disponibile. Altra possibilità, l’invio attraverso un patronato. Un dato importante il bonus è riconosciuto esclusivamente ai lavoratori del settore privato.
Le procedure del prossimo anno potrebbero essere diverse, ma l’impianto complessivo della prestazione sarà il medesimo. Per avere diritto al bonus i lavoratori devono avere contratti con periodi non lavorati di almeno un mese in modo continuativo, oppure aver realizzato tra le 7 e 20 settimane di sospensione ciclica degli impegni lavorativi.
Il part time ciclico verticale, che dà diritto al bonus, non prevede riduzioni giornaliere di orari di lavoro, ma attività svolte soltanto in determinati parti dell’anno, del mese e della settimana. Per avere l’una tantum non bisogna svolgere altra attività lavorativa; non avere la Naspi; non ricevere un trattamento pensionistico né uno scivolo alla pensione, tipo Ape sociale.
La somma di 550 euro è erogata in un‘unica soluzione, tenendo conto del rapporto tra giornate lavorative, sospensione e retribuzione. L’erogazione è legata alla disponibilità di fondi, esauriti i quali non sarà più versata.