Arriva la pensione anticipata flessibile ed è una svolta dall’INPS

Svolta dell’Inps per il 2024: arriva la pensione anticipata flessibile. Vediamo come funzionerà e chi potrà beneficiare della novità. 

A partire dal 2024 arriva la pensione anticipata flessibile: una vera novità in Italia. Vediamo insieme tutti i dettagli. Pensione anticipata sì ma flessibile. Una soluzione che accontenta i lavoratori e, al tempo stesso, non mette troppo in crisi le casse dell’Inps.

Pensione anticipata flessibile
Arriva la pensione anticipata flessibile (ecodibasilicata.it)

La situazione delle casse statali, infatti, è tutt’altro che rosea e, proprio per questo, con la manovra di Bilancio 2024, il Governo di Giorgia Meloni ha dovuto mettere un freno alle uscite anticipate di massa dal lavoro.

Cancellare la Fornero non era ancora possibile così come non era possibile ampliare la platea dei beneficiari di Quota 41 che, anche per il 2024, continuerà a rivolgersi solo ai lavoratori precoci appartenenti a determinate categorie professionali. Tuttavia una vera svolta: molti potranno beneficiare della pensione anticipata flessibile che andrà a beneficio di lavoratori, datori di lavoro e Inps.

Come funzionerà la pensione anticipata flessibile

Pensione anticipata flessibile per migliaia di lavoratori: un’opportunità che in tanti non si lasceranno sfuggire in quanto i benefici saranno evidenti e immediati. Vediamo come funzionerà.

Che cos'è la pensione anticipata flessibile
Come funzionerà la pensione anticipata flessibile (ecodibasilicata.it)

Nonostante mille titubanze, alla fine il Governo Meloni ha deciso di riconfermare anche per il 2024 Quota 103. Questa misura di prepensionamento sarebbe dovuta sparire, sostituita da Quota 104 che prevedeva il pensionamento a 63 anni con almeno 41 anni di contributi. Invece anche nel 2024 sarà possibile accedere alla pensione a soli 62 anni con un requisito contributivo minimo di 41 anni.

Tuttavia, per mettere in freno a troppe richieste di prepensionamento, l’Esecutivo ha introdotto degli incentivi per restare al lavoro fino a 67 anni. Ed è proprio qui che s’inserisce la pensione anticipata flessibile. In pratica chi, pur avendo raggiunto i requisiti per andare in pensione con Quota 103, sceglierà di restare a lavoro fino a 67 anni, riceverà un aumento in busta paga.

L’aumento deriverà dallo sgravio della quota contributiva da versare all’Inps a carico del lavoratore. Considerando che un lavoratore dipendente deve versare ogni mese il 9% circa del suo stipendio all’Inps, quel 9% gli verrà accreditato nella busta paga mensile. Di quel 9% non si dovrà fare carico il datore di lavoro che, però, dovrà continuare a versare regolarmente la quota di contributi che gli spetta, cioè il 22%. In questo modo un lavoratore dai 62 anni fino ai 67 riceverà lo stipendio maggiorato del 9%. Questa maggiorazione, naturalmente, inciderà sull’imponibile Irpef che risulterà, di conseguenza, un po’ più alto.

Se da un lato sono stati introdotti incentivi per chi resterà al lavoro, dal lato non mancheranno le penalizzazioni per chi, al contrario, sceglierà di accedere alla pensione anticipata con Quota 103. Infatti, dal 2024, l’assegno pensionistico di chi opterà per questa misura sarà ricalcolato interamente con il sistema contributivo generando perdite che potrebbero arrivare anche al 20%. In ogni caso la pensione di chi sceglierà Quota 103 non potrà superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.