Non hai mai lavorato un solo giorno in vita tua? Nessun problema: in Italia c’è un modo per ricevere ugualmente la pensione.
E’ piuttosto frequente ormai arrivare all’età pensionabile ma non aver ancora raggiunto il requisito contributivo minimo per poter accedere alla pensione. Oggi non è più un problema: puoi smettere di lavorare anche se non hai ancora i contributi necessari per la pensione di vecchiaia o, addirittura, anche se non hai mai lavorato in tutta la tua vita.
Dal 2011 in poi il mondo delle pensioni è regolato dalla legge Fornero che ha preso il nome dalla sua prima firmataria: l’ex Ministro del lavoro Elsa Fornero. Secondo quanto stabilito da tale riforma, per accedere alla pensione di vecchiaia è indispensabile soddisfare due requisiti: avere almeno 67 anni di età e avere non meno di 20 anni di contribuzione.
Se non vengono soddisfatte entrambe le condizioni, l’accesso alla pensione è precluso. In un’epoca in cui le persone iniziano a lavorare stabilmente sempre più tardi, è frequente che molti arrivino a 67 anni senza, però, aver ancora maturato i 20 anni contributivi necessari per smettere di lavorare.
Cosa bisogna fare in questi casi? E’ obbligatorio continuare a lavorare finché non si raggiunge la tanto agognata soglia dei 20 anni di contributi? Fortunatamente no. Forse non lo sai ma nel nostro Paese si può andare in pensione anche senza contributi. Addirittura puoi ricevere la pensione anche se non hai mai lavorato.
Pensione: puoi averla anche se non hai mai lavorato
Non ci crederai e forse ti sembrerà impossibile ma in Italia puoi ricevere la pensione anche se non hai mai lavorato un solo giorno in vita tua. Vediamo nei dettagli cosa devi fare e quanto puoi ricevere ogni mese.
Come spiegato sopra sono tante le persone che iniziano a lavorare tardi e che, dunque, arrivate ai 67 anni non hanno ancora raggiunto 20 anni di contributi. In Italia, però, la pensione è considerata un diritto di tutti. Pertanto ti spetta anche se hai meno di 20 anni di contributi o se, addirittura, non hai contributi perché non hai mai lavorato.
Sì hai capito bene: nel nostro paese la pensione spetta anche a coloro che non hanno mai lavorato un solo giorno. Chi ha pochissimi contributi o non ne ha affatto e vive in una situazione di bisogno economico, può ricevere l’assegno sociale. L’assegno sociale è una prestazione che viene erogata a chi ha raggiunto l’età pensionabile ma non ha abbastanza contributi per fruire del trattamento minimo dell’Inps.
L’importo dell’assegno sociale cambia ogni anno poiché è soggetto alla rivalutazione delle pensioni. Per il 2024 l’importo della prestazione corrisponde a 534,41 euro al mese per tredici mensilità. Per riceverlo è, tuttavia, indispensabile soddisfare determinati requisiti:
- avere già compiuto 67 anni;
- avere la cittadinanza italiana o un regolare permesso di soggiorno;
- risiede in Italia in modo stabile e continuativo da almeno 10 anni;
- avere un reddito annuo lordo non superiore a 9.542,51 euro se si è soli o non superiore a 13.085,02 euro se si è coniugati.
Se, invece, vivi in una situazione di bisogno, non hai mai lavorato ma non hai ancora compiuto 67 anni, puoi richiedere l’Assegno di Inclusione, il sussidio che, dallo scorso gennaio ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. L’Assegno di Inclusione spetta a persone con almeno 60 anni e con un reddito annuo fino a 6000 euro. Consiste in un contributo mensile di 500 euro più altri 280 euro per chi vive in affitto. Può essere erogato per 18 mesi e, dopo una pausa di un mese, può essere prorogato per altri 12.