Gli ammortizzatori sociali sono una forma fondamentale di welfare nel nostro Paese: ecco le novità contenute nella circolare n.4 dell’INPS.
Nella complessa rete dell’occupazione, gli ammortizzatori sociali emergono come fondamentale argine contro le turbolenze economiche. Questi meccanismi, implementati per proteggere i lavoratori durante periodi di crisi, assumono un ruolo centrale nel garantire la sicurezza lavorativa e mitigare gli impatti negativi delle variazioni economiche. Ecco cosa c’è da sapere dopo l’ultima circolare divulgata dall’INPS.
Gli ammortizzatori sociali comprendono una serie di strumenti, tra cui la cassa integrazione, la mobilità, e il reddito di disoccupazione. La cassa integrazione, ad esempio, consente alle imprese di ridurre temporaneamente le ore di lavoro o sospendere l’attività, mantenendo al contempo una parte del salario dei dipendenti. Questo meccanismo offre una sorta di “rete di sicurezza” per i lavoratori, impedendo loro di affrontare un’immediata perdita di reddito.
La mobilità, un altro aspetto degli ammortizzatori sociali, permette la ricollocazione dei lavoratori in aziende o settori in crescita, preservando così il loro impiego e contribuendo alla flessibilità del mercato del lavoro.
Il reddito di disoccupazione fornisce un sostegno finanziario a coloro che perdono il lavoro, garantendo un livello minimo di reddito durante il periodo di transizione. Questo non solo allevia le difficoltà finanziarie, ma offre anche il tempo necessario per la ricerca di nuove opportunità occupazionali.
Ammortizzatori sociali: l’ultima circolare dell’INPS
L’importanza degli ammortizzatori sociali diventa evidente in momenti di crisi economica, come dimostrato dalla recente pandemia globale. In molti Paesi, i governi hanno rafforzato e ampliato tali misure per affrontare gli impatti devastanti sulla forza lavoro. Questo intervento ha contribuito a mantenere la coesione sociale e ad evitare un aumento eccessivo della disoccupazione.
Ora l’ultima circolare emessa recentissimamente da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale cambia diverse cose. Si tratta della circolare n.4 del 5 gennaio scorso che si occupa innanzitutto del congedo parentale. Oltre all’odierna previsione di una indennità corrispondente dell’80% della retribuzione per un mese entro il sesto anno di vita del figlio, l’ultima manovra assegna un’indennità del 60% – al posto dell’attuale 30% – per un mese ulteriore al primo. Dopo l’esperimento avviato nel triennio 2021-2023, inoltre, l’Inps ha prorogato l’indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO).
Ancora, per il 2024 nuovo finanziamento delle misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore dei call center. Infine, l’aspetto più corposo riguarda il vasto spettro della cassa integrazione. Prorogata quella per i lavoratori del gruppo ILVA e prorogate anche le misure di sostegno per i lavoratori subordinati di Alitalia – Società aerea italiana S.p.a. e Alitalia Cityliner S.p.a.. Nella Manovra licenziata dal Governo, poi, spicca la proroga (per il prossimo triennio) delle misure di sostegno al reddito in favore dei lavoratori sospesi dal lavoro o utilizzati a orario ridotto.