Un capo che si rispetti è quello che testa in prima persona le novità e le tecnologie della sua stessa azienda.
È quanto sta accadendo in seno all’Aeronautica Americana, dove il capo Frank Kendall è pronto a fare da “cavia” per il collaudo di un F16 che ha delle caratteristiche molto particolari, ed è tutt’altro che un aeroplano come tutti gli altri.
La United States Air Force è l’aeronautica militare degli Stati Uniti d’America, parte integrante delle forze armate degli Stati Uniti d’America. E rappresenta la branca dell’amministrazione militare statunitense che si occupa di guerra aerea e guerra cibernetica.
L’USAF è uno degli otto “servizi in uniforme” ed è nata come forza armata separata e indipendente dall’esercito il 18 settembre 1947. Attualmente rappresenta la più grande forza aerea del mondo con oltre 9.000 velivoli in servizio, basi sparse su tutto il globo e circa 329.100 uomini e donne in servizio attivo. Ed è proprio di un nuovo velivolo che si sta parlando in questi giorni.
Il nuovo progetto che la United States Air Force sta realizzando riguarda un aereo da caccia a volo autonomo. L’F-16 Fighting Falcon è un aereo da combattimento multiruolo, monomotore, sviluppato in origine dalla General Dynamics per l’Aeronautica Militare statunitense. Progettato come caccia leggero, si è poi evoluto in velivolo multiruolo con una massima quota raggiungibile di circa 15 000 metri.
Quello che l’Aeronautica Militare Americana sta facendo su questo tipo di aereo è renderlo così “intelligente” da farlo diventare un velivolo a guida autonoma. Gli ingegneri che sono sul progetto sono talmente certi della tecnologia della tecnologia impiegata per la realizzazione di questo velivolo che stanno inviando il suo capo come primo passeggero per la sperimentazione.
L’agenzia di stampa internazionale Associated Press ha infatti recentemente riferito che il segretario della United States Air Force Frank Kendall si è offerto volontario per essere un passeggero in un F-16 auto-volante per verificare il comportamento del “pilota automatico” comandato in realtà dall’Intelligenza Artificiale.
“Ci sarà un pilota con me che osserverà, esattamente come farò anche io, il funzionamento della tecnologia autonoma che guida questo aereo“, ha dichiarato lo scorso martedì Kendall, durante un panel di difesa della Commissione per gli stanziamenti del Senato. “Speriamo che né lui né io saremo necessari per pilotare l’aereo“, ha aggiunto Kendall. Se questo progetto e la tecnologia riuscisse ad avere successo, potrebbe essere più intelligente, più efficiente e più economica rispetto agli aerei a pilotaggio manuale.
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