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Spettacolo

Alain Delon, c’è stato un anno in cui è diventato più ricco che mai

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Armando Del Bello

Una carriera lunghissima ed un patrimonio personale cha ha suscitato voci a non finire. Cosa si sa davvero ora

Delon, un mito e un patrimonio per tre figli non proprio amici fraterni tra loro. Per questo l’attore francese pare abbia disposto tutto per tempo, per evitare guerre dopo la sua morte, al momento della divisione. Vedremo se saranno state le scelte giuste.

Alain Delon è stato uno degli attori più amati – Foto | ANSA – Ecodibasilicata.it

Dividere prima per evitare guerre dopo

Conflitti non erano mancati, negli ultimi anni specialmente. Per questo l’attore francese si è mosso per tempo decidendo lui, sperando bastasse a placare gli animi, quando non ci sarebbe stato più. Nel testamento alla figlia Anouchka spetterebbe metà del patrimonio agli altri due quello che resta. Non esattamente poco in quanto secondo le stime le ricchezze sarebbero stimate almeno  200 milioni di euro – e alcune fonti ritengono che la cifra più attendibile sia 300 milioni. Un patrimonio ricco e variegato: conti correnti, collezioni d’arte, immobili e partecipazioni. Ma tutti gestito con una strategia ben chiara.

Gli affari di Alain

Delon è stato anche un intraprendente uomo d’affari: acquistava e vendeva regolarmente all’asta le sue collezioni d’arte, automobili e vini pregiati. “Preferisco lasciare i soldi ai miei figli”, aveva detto qualche anno fa.

Ma l’importo dell’eredità è sempre rimasto un segreto. E resta fitto il mistero sul suo patrimonio immobiliare. Nulla si sa in proposito, al di fuori della tenuta di Douchy, di sua proprietà da più di mezzo secolo e di una proprietà vicino a Ginevra. Delon ha accumulato una fortuna  anche come produttore di una trentina di film. Aveva creato il marchio Delon con cui si era assicurato un brand personale intramontabile, perchè ormai mito. La svolta come imprenditore avvenne nel 1978: la sua società di distribuzione di prodotti di lusso divenne un successo con la vendita di sigarette, alcol e profumi in Asia sotto il suo nome. Trent’anni dopo Dior ha utilizzato le sue foto degli anni ’60 per la pubblicità del profumo Eau Sauvage. Si parla di collezioni prestigiose, che andavano dai vini alle armi.

Delon e l’arte

Ma la vera passione era l’arte. Delon collezionava opere dello scultore Rembrandt Bugatti, grandi vini orologi e auto di lusso. Le vendite avvenute prima della sua morte danno un’idea della sua ricchezza. L’ultima grande svendita ha fruttato più di 8 milioni di euro comprese le commissioni. Delon era anche un grande collezionista di armi. Ma una parte del suo arsenale, vale a dire 72 armi e 3.000 munizioni, detenute a Douchy senza autorizzazione o dichiarazione, era stata scoperta e sequestrata dai tribunali a febbraio.

Armando Del Bello

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