È necessaria la convivenza per ottenere le agevolazioni della legge 104? La risposta è più complessa del previsto. Ecco i dettagli.
La legge 104 stabilisce i diritti degli invalidi, che includono diverse detrazioni su molte spese comuni, diritti ad assistenza di vario tipo e molto altro. Rientrano nella legge 104 tutte le persone che presentano un handicap, ovvero limitate (fisicamente o meno) al punto tale da avere difficoltà nelle attività quotidiane, spesso richiedendo l’aiuto di un familiare o caregiver per svolgere le attività stesse.
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Alcuni di questi benefici si estendono alle persone vicine al disabile. Nello specifico la legge 104 prevede benefici per chi si occupa del disabile, che sia un caregiver dedicato o un familiare. Questi hanno, per esempio, diritto a tre giorni di permesso al mese dal lavoro completamente retribuiti. In genere, però, queste agevolazioni hanno requisiti abbastanza stretti, che richiedono di essere strettamente a contatto con il disabile per tutta la durata dell’assenza retribuita. Ma è necessario convivere con il disabile per aver diritto a queste agevolazioni?
Agevolazioni con legge 104: è necessaria la convivenza?
La risposta è no, non è necessario convivere con il disabile per avere accesso alle agevolazioni. Esistono, però, limitazioni sul grado di parentela. A deciderlo è l’articolo 33 della legge 104, quello che descrive il diritto ai tre giorni di permesso mensile retribuiti per l’assistenza dei disabili gravi. Quest’agevolazione è applicabile solo a parenti o affini fino al secondo grado. Dal terzo grado in poi il permesso è applicabile solo se i familiari applicabili (genitori, coniugi o conviventi) non sono disponibili o sono deceduti. Questo limite decade anche se i parenti interessati sono affetti a loro volta da patologie invalidanti o hanno raggiunto i 65 anni.
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Per la residenza, l’unica condizione esiste quando il parente assistito abita in Comune a più di 150 chilometri di distanza dal caregiver. In questo caso quest’ultimo dovrà presentare un titolo di viaggio o equivalente documentazione che prova il raggiungimento della residenza dell’assistito.
Da notare che esistono altre agevolazioni per i caregiver, come l’Opzione Donna e l’APE sociale che permettono di andare in pensione in anticipo. Questi hanno, inoltre, diritto a diverse agevolazioni che riguardano l’assistenza del familiare disabile. Tra queste rientrano l’acquisto agevolato dell’auto e l’esenzione del bollo auto, che si applica sia all’invalido che al caregiver. Queste agevolazioni richiedono condizioni specifiche, quindi è bene controllare se si rientra nelle agevolazioni o meno.