Ecco in che termini la norma agevola non soltanto i diretti interessati dal disagio fisico ma anche chi si prende cura di loro quando occorre spostarsi.
Per la maggior parte della popolazione di viaggiatori che si apprestata nelle ultime settimane (quelle delle festività) a spostarsi da un capo all’altro della penisola per raggiungere familiari o luoghi di vacanza, il sostegno dei costi sui biglietti ferroviari è stato difficile, come da tradizione, specie se l’acquisto è avvenuto non proprio con siderale anticipo. D’altronde, il confronto frontale con questa realtà non è che una parte del tutto, sintomatica dell’odierno ed elevatissimo costo della vita.
Inoltre, la società è sempre più nomade se espressa professionalmente parlando, e dunque anche le disponibilità dei treni e degli orari delle tratte debbono cavarsela in un ambito in cui le dinamiche e la domanda dell’utenza sono caratterizzate da una elevata complessità. Senza dimenticare il fenomeno del pendolarismo, dove i percorsi dei treni regionali sono il pane quotidiano per raggiungere i posti di lavoro.
Agevolazioni biglietti treno con legge 104, c’è lo sconto anche per questi soggetti
Nell’ultimo semestre 2023, si è assistito ad una reiterata riproposizione del bonus trasporti, finanziato dal Ministero dei Trasporti, per favorire l’acquisto degli abbonamenti (sia mensili che annuali) del trasporto pubblico, con l’intento di eliminare qualche auto dalla rete stradale e, ovviamente, di rendere più conveniente la spesa. È noto il successo dei click day mensili, ed ora sono stati preannunciati nuovi rinnovi concernenti l’iniziativa.
Il servizio ferroviario, come d’altro canto è investito il trasporto pubblico locale (bus, metro, tram ecc.), vede tra i suoi utilizzatori i soggetti portatori di handicap e invalidità, e per questo le relative infrastrutture vengono adeguatamente aggiornate ai recenti standard in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Ma anche per i diretti interessati dalle limitazioni fisiche, il costo per accedere ai treni è tutt’altro che rilevante; a meno che a mediare nell’ammortizzamento delle spese non ci pensi l’accesso di diritto alla Legge 104.
Legge 104, ecco chi viaggia in treno in compagnia col biglietto scontato
Negli ultimi decenni, il pacchetto di norme noto come Legge 104 provvede a fornire ai disabili fruitori secondo i criteri richiesti un insieme di agevolazioni sotto il profilo professionale, previdenziale e il profilo delle spese, non ultimo quelle sui trasporti. Non soltanto benefici sull’acquisto e il mantenimento di un veicolo privato, ma anche per viaggiare in treno, appunto. Benefici, questi, frutto degli accordi sottoscritti in sede comunitaria che hanno portato all’erogazione della Disability Card.
L’agevolazione per il costo sui biglietti ferroviari evocata dalla Legge 104 si traduce nella Carta Blu di Trenitalia. Si tratta di una tessera gratuita nominativa offerta a soggetti residenti in Italia, appartenenti ad alcune categorie di disabilità; non solo: ne fruiscono anche i loro accompagnatori, acquistando un unico biglietto a prezzo intero, nella tariffa regionale, valido su tutto il territorio nazionale. Purché il soggetto che si prende cura della persona sia in compagnia del disabile.
Nell’utilizzo dei treni Intercity, Intercity Notte, Frecciabianca, Frecciargento e Frecciarossa (1ª e 2ª classe), il biglietto unico è valido sul treno utilizzato. Sono esclusi il servizio Executive e le vetture Excelsior. La Carta Blu ha una durata di 5 anni, è richiedibile presso i punti di assistenza Trenitalia, o in alternativa, direttamente in biglietteria. Basta esibire una copia fotostatica del certificato rilasciato dalle competenti Commissioni Mediche ASL, oppure un attestato di titolarità di rendita INAIL (per gli invalidi INAIL).