La pausa nelle notifiche da parte del Fisco ad agosto sembra non essere così perentoria. E c’è da preoccuparsi
La tregua fiscale di agosto è a rischio per molti contribuenti, a lanciare l’allarme è Uncat, l’Unione nazionale delle camere degli avvocati tributaristi che ha segnalato la pioggia di notifiche che stanno arrivando ai contribuenti.
La tregua fiscale, prevista dal decreto Adempimenti, stabilisce che l’Agenzia delle entrate non invii atti dal 1° agosto al 4 settembre. Ulteriore sospensione delle attività è calendarizzata per il mese di dicembre. Il decreto legislativo 1 del 2024, il decreto Adempimenti, all’articolo 10, prevede la sospensione di notifica ad agosto, tranne i casi di indifferibile urgenza. La circolare dell’Agenzia in data 2 maggio dispone l’elenco delle notifiche sospese. In particolare è prevista la pausa per le comunicazioni sugli esiti dei controlli automatizzati nelle dichiarazioni; sugli esiti dei controlli formali nelle dichiarazioni; sulla liquidazione delle imposte per i redditi a tassazione separata; sulle lettere di invito per l’adempimento spontaneo
Se gli atti dovessero già essere pronti, l’Agenzia non deve inviare le comunicazioni nel periodo di sospensione, salvo il caso in cui ricorrano ipotesi di indifferibilità e urgenza tali da richiedere una deroga all’ordinario regime di sospensione. L’Agenzia sottolinea che possono essere considerati indifferibili gli atti per i quali si palesa un rischio per la riscossione. È altresì considerato indifferibile l’invio di comunicazioni o atti che prevedono l’inoltro di una notizia di reato e l’invio di comunicazioni o atti destinati a soggetti sottoposti a procedure concorsuali, ai fini della tempestiva insinuazione nel passivo.
Nonostante questo commercialisti e consulenti fiscali segnalano che stanno arrivando atti ai contribuenti e che di conseguenza anche gli studi di consulenza fiscale sono costretti, tra l’altro, ad occuparsi di: notifiche di pignoramento trascorsi 5 giorni dall’intimazione; intimazioni per cartelle già rottamate o rateizzate; richieste istruttorie con termine di adempimento a 15 giorni; annuncio di notifica del verbale di accesso e richiesta documenti.
A ben vedere tratta di attività non rientranti nella tregua fiscale, ma che comunque richiedono attenzione da parte dei contribuenti e degli studi di consulenza fiscale. Tutti i provvedimenti che stanno arrivando ai contribuenti fa pensare che l’Agenzia delle Entrate si stia concentrando sul particolari adempimenti mancanti.
Commercialisti e consulenti fiscali invitano l’Agenzia delle entrate ad adottare indicazioni omogenee per le agenzie territoriali e a vigilare sulla loro attuazione in modo da dare respiro ai contribuenti.
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