Sono previste importanti novità sugli affitti, e in molti casi tocca pagare di più o affrontare clausole impreviste.
Dopo le novità introdotte dal Governo sulla disciplina degli affitti brevi nel 2024 (le aliquote della cedolare secca, le nuove regole per gli intermediari immobiliari e i gestori di portali telematici e i nuovi adempimenti fiscali per gli intermediari non residenti), si parla anche di rincari degli affitti in generale. In tutta Italia, o quasi, il 2024 è stato un anno di preoccupanti aumenti.
Pagare gli affitti è diventato un problema per tantissimi italiani. E spesso le vere insidie si nascondono già nel contratto. Per questo è sempre importante saper leggere e interpretare il documento e capire quali sono i possibili campanelli di allarme.
Affitti: cose da non pagare e clausole da avere nel contratto
Ci sono tante cose importanti su cui fare attenzione prima di firmare un contratto di affitto per una casa. La prima è controllare lo stato dell’abitazione, verificando la presenza eventuali problemi come infiltrazioni, umidità o malfunzionamenti.
Bisogna poi valutare il peso della caparra, che dovrebbe oscillare tra i due e i cinque canoni di locazione mensile. Nel contratto è poi fondamentale riscontrare e valutare le clausole riguardanti la possibilità di recesso anticipato. In generale è utile assicurarsi che si tratti di un contratto previsto dalla legge 431/98.
I contratti validi devono infatti presentare tutti gli elementi essenziali previsti dal Codice Civile e non devono mancare degli articoli relativi a subentro e recesso.
È poi utile individuare le cosiddette “clausole vessatorie”. Si tratta di condizioni troppo onerose per l’inquilino, che di fatto rendono gli affitti impossibili da pagare. Un esempio diffuso è quello che dà diritto al proprietario di entrare in casa e chiuderla nel caso in cui l’inquilino non risulti aver pagato quanto dovuto entro i termini previsti dal contratto.
Un altro fattore importante che deve essere rivelato nel contratto ha a che fare con la restituzione del deposito. Quando non previsto dal contratto, è necessario trovare un accordo sostenibile per le modalità di restituzione del deposito che, per legge, non può superare le tre mensilità.
In generale, prima di firmare un contratto, è consigliabile redigere un verbale di entrata oppure fare delle foto sullo stato dell’immobile, per tutelarsi da possibili richieste improprie da parte del proprietario al termine del rapporto di locazione.
Di solito, il costo dell’allaccio delle bollette è a carico del conduttore. Bisogna diffidare dal pagamento di una quota fissa per le bollette con conguaglio a fine periodo. E lo stesso vale per il pagamento a forfait basato sullo storico delle bollette già pagate.