La pigrizia è una condizione spesso giudicata che nasconde motivazioni ben precise: come combatterla con 5 tecniche giapponesi.
A tutti può capitare di provare quel senso di pigrizia che sembra quasi paralizzare corpo e mente. In quei momenti, il dolce far niente pare essere l’unica ‘attività’ fattibile, poiché qualsiasi altra mansione si presenta come un macigno troppo grande da sollevare. Si tratta di una situazione destabilizzante, soprattutto quando questa si protrae nel tempo.
Non c’è nulla di male nel voler ascoltare il proprio corpo e dedicarsi del sano relax all’evenienza, ma quando la procrastinazione diventa quotidiana, si tratta di un campanello d’allarme lanciato dalla nostra mente. Anche se molti non lo credono possibile, la pigrizia può nascondere l’ombra di una depressione, di uno stress eccessivo o la paura di non superare gli standard di una società sempre più esigente.
Vista la complessità di questa condizione, è essenziale andare ad intercettare la causa, così da debellarla. Direttamente dal Giappone, arriva una, anzi 5 tecniche volte a sconfiggere il senso di affaticamento e ritrovare la voglia di fare.
Come liberarsi della pigrizia grazie alle 5 tecniche giapponesi
Se parliamo di benessere psico-fisico, i giapponesi sembrano avere sempre una marcia in più. Non a caso, l’aspettativa di vita in Giappone, con una media di circa 84 anni, è tra le più alte al mondo, senza parlare dei numerosi ultracentenari presenti. Tuttavia, questo non è solo grazie alla dieta ricca di riso e pesce, ma dall’importanza che viene data al benessere psicologico. Queste 5 tecniche contro la pigrizia, ad oggi, sono apprezzate in tutto il mondo.
- Ikigai: anche detta ‘ragione d’essere’, è una tecnica che invita a trovare un equilibrio tra passione, professione, vocazione e missione. Fai quattro liste: ciò che ti piace, ciò in cui sei bravo, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui puoi essere pagato. L’intersezione di questi elementi rivelerà il tuo Ikigai.
- Kaizen: questa tecnica promuove piccoli cambiamenti regolari per ottenere grandi risultati. Se vuoi cucinare una torta ma la pigrizia ti blocca, inizia preparando qualcosa di più semplice e veloce. Poi, aumenta gradualmente la complessità e la durata. Suddividere un grande obiettivo in piccoli passi rende il percorso verso il successo più gestibile.
- Tecnica Pomodoro: prevede di lavorare con concentrazione per 25 minuti, seguiti da una pausa di 5 minuti. Scegli un compito, imposta il timer e lavora senza interruzioni. Questo metodo è ideale per compiti come lo studio o lo sviluppo di un progetto di lavoro.
- Hara Hachi Bu: significa mangiare fino all’80% di sazietà. Questo principio può essere applicato anche al lavoro. Invece di sforzarti fino a esaurirti, fermati quando hai raggiunto l’80% dei tuoi obiettivi giornalieri. Così riuscirai a mantenere l’equilibrio e a evitare il burnout.
- Shoshin: anche detto ‘spirito del principiante’, implica affrontare i compiti con apertura, entusiasmo e assenza di pregiudizi. Affronta un compito – già familiare – come se lo stessi facendo per la prima volta. Tale approccio può ravvivare il tuo interesse e motivarti a continuare.
Queste tecniche giapponesi non solo aiutano a superare la pigrizia, ma arricchiscono anche la nostra esistenza di una nuova profondità e significato. Provare per credere!