A breve gli italiani potranno dire addio al bollo auto. Sono diversi i casi in cui non bisogna più pagarlo: come cambia la contestata imposta.
Il bollo auto è una delle imposte più contestate dagli italiani. In questi anni, però, abbiamo visto come esistono alcune categorie di cittadini e, soprattutto, di autovetture che non devono pagarlo. Inoltre il Governo sta lavorando su questa imposta, studiando per ridurre il suo importo. In tal senso potrebbe dire addio alla lista delle tasse il Superbollo. Adesso però ci sono dei casi in cui non dovrai più pagarlo.
Sono tantissimi i cittadini che aspettano la notifica per evitare la prescrizione del bollo auto non pagato. Sono diversi gli adempimenti fiscali di cui i cittadini non conoscono dove e quando pagarli. Per evitare ogni tipo di sanzione e situazioni spiacevoli, quindi, bisogna sapere tutte le date a riguardo. Non mancano poi coloro che per una banale dimenticanza non adempiono al pagamento. Infatti la tassa automobilistica deve essere pagata ogni anno da chi possiede un mezzo. Ora spuntano tutte le info riguardanti l’odiata imposta.
Una parte fondamentale della vita di ogni cittadino sono proprio gli obblighi tributari. Tra queste troviamo la tassa automobilistica, che deve essere regolarmente pagata da tutti i proprietari di veicoli, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo. Ma cosa succede se non si adempie a questo pagamento? In caso di mancato pagamento è possibile sanare il debito pagando l’importo dovuto, oltre a eventuali sanzioni e interessi di mora. Allo stesso modo l’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere di applicare sanzioni più severe come il fermo amministrativo.
Quando si riceve una cartella esattoriale è importante verificare la data di riferimento del debito. È possibile che si riferisca a una tassa già caduta in prescrizione. In generale, i tributi dovuti allo Stato prescrivono dopo dieci anni, ma ci sono eccezioni. Un caso particolare è quello del bollo auto, che va in prescrizione dopo tre anni dal pagamento. Allo stesso tempo è importante sottolineare che la prescrizione decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di scadenza della tassa automobilistica.
Questo significa che la notifica per il mancato pagamento deve avvenire entro il triennio successivo alla scadenza originaria. Se non avviene, il soggetto interessato non ha più alcun obbligo. Ci sono però dei fattori che possono interrompere la prescrizione. Se un automobilista inadempiente riceve una notifica o un sollecito dall’Agenzia delle Entrate durante i tre anni, la prescrizione viene interrotta e il conteggio riparte da zero.
La prescrizione può essere interrotta anche se il debitore chiede la dilazione del pagamento del debito. In questo caso, il termine viene sospeso fino a quando il piano di dilazione viene rispettato. Se la rateazione non viene rispettata, la prescrizione riprende e il debitore deve saldare il debito, con l’aggiunta degli interessi.
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