Addio alla disoccupazione, così perdi Naspi e Dis-coll: la comunicazione ufficiale INPS

L’INPS ha avvisato i percettori di NASPI e DIS-COLL, basta poco per perdere i trattamenti. Scopriamo cosa bisogna evitare.

L’addio all’indennità di disoccupazione sarà repentino se le regole non dovessero essere rispettate. Per ricevere il trattamento NASPI o DIS-COLL, infatti, ci sono diverse condizioni di cui tener conto.

NASPI e DIS-COLL quando si perdono i soldi
Basta poco per perdere NASPI e DIS-COLL (Ecodibasilicata.it)

La NASPI è l’indennità di disoccupazione per i lavoratori subordinati rimasti senza lavoro indipendentemente dalla loro volontà e responsabilità mentre la DIS-COLL viene erogata ai parasubordinati e collaboratori. La prima viene riconosciuta per un massimo di 24 mesi mentre la seconda di sei mesi. L’importo dell’indennità per i dipendenti è pari alla retribuzione media imponibile degli ultimi quattro anni e si riduce del 3% al mese a partire dal sesto mese. L’importo della DIS-COLL, invece, è rapportato al reddito imponibile risultante dal versamento dei contributi maturati con riduzione del 3% dal quarto mese.

Le indennità sono un aiuto economico erogato ai disoccupati per sostenerli mentre cercano una nuova occupazione. NASPI e DIS-COLL possono continuare ad essere erogate anche se il disoccupato trova lavoro a condizione che rispetti determinati limiti reddituali. Significa, dunque, che le indennità di disoccupazione sono compatibili con redditi da lavoro dipendente e parasubordinati ma entro certe soglie. Superandole si perderà il trattamento percepito.

I limiti di reddito da non superare per non perdere NASPI e DIS-COLL

Dal 2024 la soglia da non superare è pari a quella della no tax area come comunicato dall’INPS nel messaggio 1414 del 9 aprile 2024. Per poter continuare a percepire NASPI e DIS-COLL pur lavorando occorrerà guadagnare meno di 8.500 euro all’anno. La compatibilità vale sia per i redditi da lavoro dipendente o parasubordinato sia per quelli da lavoro autonomo. In quest’ultimo caso il limite da non superare è di 5.500 euro (non è stato modificato).

NASPI e DIS-Coll i redditi per non perdere le indennità
Limiti di reddito e comunicazione all’INPS (Ecodibasilicata.it)

I percettori dell’indennità che lavorano e percepiscono redditi hanno l’obbligo di comunicare all’INPS il reddito annuo presunto. Questo perché l’ente provvederà con la riduzione dell’importo NASPI e DIS-COLL erogato. Occorre sapere, poi, che eventuali redditi da prestazione di lavoro occasionale con contratto telematico Presto oppure Libretto Famiglia sono cumulabili con le indennità di disoccupazione solamente entro il limite di 5 mila euro.

Altri redditi da prestazioni di lavoro agricolo occasionale per un periodo di lavoro inferiore a 45 giornate, invece, non incideranno sulle prestazioni di disoccupazione. La dichiarazione del reddito presunto per il 2024 (il termine ultimo di invio è stato lo scorso 31 gennaio 2024) è obbligatoria e in assenza della stessa l’indennità viene sospesa. Se il percettore ha comunicato nel 2023 un reddito presunto pari a zero, invece, continuerà a percepire l’indennità solo se entro il 31 gennaio avrà comunicato la previsione di produrre nell’anno in corso un reddito diverso da zero.

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