Come richiedere il bonus acqua potabile, tutte le informazioni relative a scadenze, beneficiari e modalità.
Il tema dell’approvvigionamento idrico è sempre più attuale purtroppo, con una carenza di piogge che influisce gravemente sulle riserve dell’acqua. Non solo anche la qualità delle acque potabili a volte non è ottimale con conseguenze per la salute dei consumatori. Non si tratta quindi di problemi secondari, ma di stretta attualità e urgenza per molte famiglie.
A questa situazione spesso si risponde con un uso massiccio di acque minerali in bottiglia, largamente consumate in Italia. Infatti gli italiano sono tra i maggiori produttori e consumatori di acque minerali, che in genere sono di qualità accettabile. Tuttavia il consumo di questi prodotti ha degli effetti sull’ambiente con una produzione eccessiva di contenitori di plastica e uno sfruttamento molto pesante delle acque sotterranee con conseguenze gravi per le falde.
Bonus acqua potabile, di che cosa si tratta
Proprio per razionalizzare l’utilizzo dell’acqua potabile e limitare la produzione di bottiglie di plastica con la Legge di Bilancio 2021 era stato introdotto il cosiddetto bonus acqua potabile per ottenere un credito d’imposta del 50% su spese sostenute nel corso del 2023 per l’acquisto di impianti di filtraggio, mineralizzazione e aggiunta di anidride carbonica alimentare.
Il bonus non sarà non sarà prorogato per l’anno in corso, ma è ancora possibile presentare domanda nel periodo dal 1° al 28 febbraio 2024. Il beneficio è esteso dal 2022 a persone fisiche, esercenti di attività di impresa, arti e professioni, enti non commerciali, compresi quelli del Terzo settore e quelli religiosi riconosciuti ufficialmente.
Quindi la finalità del bonus è sostenere l’acquisto di impianti che rendano migliore la qualità dell’acqua potabile e al tempo stesso ridurre il numero di bottiglie di plastica usate per l’acqua minerale. L’importo massimo della spesa è fissato a 1.000 euro per le persone fisiche a immobile, mentre arriva a 5mila per immobili commerciali, esercenti, artigiani, professionisti ed enti non commerciali.
Molto importante è la conservazione di tutta la documentazione fiscale che attesta l’acquisto e l’installazione dell’impianto, compreso il codice fiscale del richiedente. Da ricordare che tutti i pagamenti per l’acquisto devono essere effettuati con sistemi tracciabili, per esempio bonifico. La domanda si può presentare sulla pagina dedicata al servizio del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Entro 10 giorni dalla presentazione della domanda, il sistema invierà una ricevuta per la presa in carico o per un eventuale rigetto della stessa. L’importo esatto del bonus sarà comunicato entro il 31 marzo 2024 con un provvedimento specifico, non resta quindi che affrettarsi per l’invio della richiesta, preparando tutta la documentazione.