Acqua contaminata in 16 regioni d’Italia, il documento ufficiale mostra dettagli disastrosi: tutte le zone interessate

Il momento storico non è certo dei migliori: il caso dell’acqua contaminata travolge l’Italia, un documento mostra la verità.

La fase storica attuale è di certo tra le più particolari degli ultimi decenni. La posizione stessa dell’uomo, sotto certi punti di vista, rischia di essere considerata più che mai incerta, quasi instabile. Le minacce che arrivano da una potenziale guerra mondiale potrebbero già di per sé rappresentare la massima minaccia per l’umanità, ma non basta. Numerosi gli eventi che rendono più che mai incerto questo specifico momento storico. La natura rischia di sopraffare l’uomo attraverso i risultati delle sue opere sbagliate.

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Il caso delle acque contaminate in Italia: cosa sapere – ecodibasilicata.it

L’inquinamento causato dall’uomo fa in modo che quella natura, che in teoria dovrebbe anche proteggere la nostra specie, si riveli invece una sorta di arma, una minaccia per il genere umano. Non solo la guerra insomma, ma anche i comportamenti discutibili di chi è di fatto protagonista assoluto della vita sul nostro pianeta. I dati che arrivano in merito all’inquinamento dei corsi d’acqua sono da brividi. Alcuni dati devono per forza di cose far riflettere e portare a rapide soluzioni.

Acqua contaminata in 16 regioni d’Italia, il documento ufficiale mostra dettagli disastrosi: i dati fanno tremare

I corsi d’acqua di ben sedici regioni italiane sono fortemente inquinati. Il dato non è di quelli che mettono serenità: questo è poco ma sicuro. Così come illustrato nel modo più dettagliato possibile da Greenpeace lo scorso 28 maggio, le acque, in questo caso, sarebbero contaminate da PFAS, composti chimici utilizzati generalmente nell’ambito industriale. Una specifica conferenza stampa organizzata presso la Camera dei Deputati ha fatto chiarezza in questo senso: la situazione mette davvero i brividi.

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Quali sono le acque dei fiumi italiani contaminati – ecodibasilicata.it

Il lavoro di Greenpeace ha portato all’analisi di tutti gli elementi contenuti presso un apposito database dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Le informazioni in questione fanno riferimento alle analisi effettuate tra il 2019 e il 2022 presso fiumi, laghi e acque sotterranee in ogni zona del nostro paese. Tutte le ragioni sarebbero contaminate tranne quattro. Queste ultime, in realtà non dispongono di dati specifici. Nel dettaglio si fa riferimento a Calabria, Molise, Puglia e Sardegna.

Le regioni che destano al momento maggiore preoccupazione sono, su tutte, Veneto e Piemonte. Le province di Vicenza, Verona e Padova, rappresentano dal punto di vista della contaminazione, i contesti più negativi in assoluto, non solo in Italia ma in tutta Europa. La situazione, insomma, in questo senso rischia seriamente di precipitare.