Riforma fiscale, rivoluzione per le partite Iva: il governo cambia di nuovo le carte in tavola

Grandi rivoluzioni in materia di riforma fiscale, che andranno a cambiare la vita a tutti coloro che hanno la partita iva.

Un dato importante è il fatto che dagli inizi degli anni duemila le partite iva hanno subito un andamento molto particolare. Inizialmente c’è stato un drastico calo, probabilmente proprio perché a livello fiscale questa categoria di contribuenti si è sempre sentita “vessata”.

riforma fiscale partite iva 2024
Novità in fatto di tasse a causa della Riforma Fiscale 2024 – Ecodibasilicata.it

Poi però, anche a causa di alcuni cambiamenti nel lavoro e nelle nuove opportunità offerte dal digitale, le partite iva sono ricominciate a crescere. Forse per questo motivo il Governo Meloni ha deciso di cambiare le carte in tavola.

Partite Iva, cosa succederà con la riforma fiscale, tutte le novità

Non solo concordato preventivo biennale: oggi con la riforma fiscale ci sono altri cambiamenti per i contribuenti a partita iva.

taglio all'acconto irpef per le partite iva
Novità positive per le partite iva in fatto di tasse – Ecodibasilicata.it

Già da quest’anno, in pratica, gli oltre 5 milioni di lavoratori che hanno una partita iva potranno pagare le tasse in rate mensili, spalmando concretamente in 12 mesi ciò che devono versare. Questa misura è un’evoluzione della norma già esistente che permette alle partite iva di rateizzare fino a 7 rate (prima erano 6) il saldo del primo acconto delle imposta relative all’esercizio precedente.

Si potrà rateizzare anche il secondo acconto, che cade nel mese di novembre, posticipando dunque a gennaio i versamenti. E tutto senza dover pagare interessi. Con questa riforma il Governo Meloni spera di ottenere un duplice vantaggio: quello di andare incontro alle esigenze economiche di chi ha una partita iva ma anche di riscuotere regolarmente le tasse.

L’operazione non comporta costi per lo Stato e assicura maggiore liquidità a professionisti e imprese, che in futuro avranno a che fare con un Fisco più equo, ha spiegato l’ideatore della riforma Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera e responsabile per le materie fiscali della Lega.

Buone notizie anche per quanto riguarda il futuro, perché al vaglio c’è anche l’idea di permettere di spalmare anche i contributi previdenziali INPS, che ricordiamo oggi devono essere pagati in un’unica soluzione nel mese di novembre.

In attesa dell’ok definitivo da parte dell’esecutivo, dunque, si pensa già a come si potrà attuare la riforma a livello tecnico-pratico. Se tutto andrà bene, già da quest’anno chi ha una partita iva non dovrà più pagare le tasse in anticipo, ma le pagherà a fine anno dopo aver redatto la dichiarazione dei redditi, quindi su un reddito effettivo e non presunto.