Bonus casa, cosa cambia col decreto Milleproroghe? Ecco chi ne ha diritto

Con il decreto Milleproroghe quest’anno ci sono delle novità per il bonus casa, e alcune in particolare riguardano i giovani. 

In Italia ci sono diversi incentivi per aiutare giovani e non ad acquistare la prima casa, e anche quest’anno ci sono delle novità in arrivo. Proprio oggi 19 febbraio si voterà la conversione in legge del decreto Milleproroghe (DL 215/2023) che prolunga la possibilità per i giovani di sfruttare il bonus casa under 36. Ma questa è solo una delle agevolazioni previste per il 2024.

Come cambia il bonus casa
Con il decreto Milleproroghe quest’anno cambia il bonus casa – (ecodibasilicata.it)

Il bonus casa under 36 rimarrà accessibile per  i giovani che hanno l’ISEE inferiore a 40.000 euro ma solo a una determinata condizione. Vale a dire che abbiano firmato almeno il contratto preliminare per il mutuo tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023. Se il documento invece riporta una data successiva a questa purtroppo l’agevolazione non risulta più disponibile.

Per formalizzare il rogito giovani coppie o singoli under 36 hanno tempo dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2024. Le agevolazioni invece rimangono le stesse previste dal bonus per lo scorso anno. Quindi esenzione dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale per gli acquisti senza IVA, e credito d’imposta pari all’IVA per gli immobili che invece la prevedono.

Il decreto Milleproroghe e come cumulare i bonus casa

I fondi stanziati per il bonus casa under 36 ammontano a 9 milioni di euro per l’anno in corso, e ne saranno previsti altrettanti per il 2025. Ma il decreto che presto sarà convertito in legge ha prolungato una seconda norma che potrebbe tornare utile a chi desidera comprare casa. Questa infatti permette di cumulare due agevolazioni precise: il bonus ristrutturazione e l’Ecobonus.

Il decreto milleproroghe non riguarda solo il bonus casa
Il decreto milleproroghe permette di cumulare alcuni bonus per la casa. – (ecodibasilicata.it)

Questa cumulazione è possibile grazie agli incentivi regionali, entro un limite di spesa. Il bonus ristrutturazione prevede un rimborso fiscale del 50% per i lavori di manutenzione sia straordinaria che ordinaria fino alla fine del 2024. Il tetto massimo fissato per le spese non deve superare i 96.000 euro, ma si può usare per sostituire i pavimenti o rifare gli infissi sia interni che esterni.

Per quanto riguarda invece l’Ecobonus si tratta di una detrazione variabile fra il 50% e il 65% a seconda del tipo di intervento. Se lo si richiede in una zona che è a forte rischio sismico però l’Ecobonus può salire anche fino all’85%. Nel 2024 le percentuali resteranno queste, ma l’anno prossimo pare che siano destinate a calare fino al 36%.