Selfie mania: le città in cui è meglio non scattarsi un selfie

E se ti dicessimo che esistono città in cui è vietato fermarsi a scattare un selfie da postare su Instagram? Scopriamo quali sono

Che vita sarebbe senza selfie?

Se ci pensate milioni di autoscatti vengono condivisi ogni giorno sulle piattaforme social. Questa moda è diventata una vera e propria abitudine di viaggio e di vita quotidiana: scattiamo selfie dall’aereo, insieme ad un amico o un’amica, quando siamo di fronte a un paesaggio o a un tramonto che ci piace, o anche solo per condividere un nostro stato d’animo momentaneo, con tanto di faccia imbronciata o triste.

Eppure la selfie mania è vissuta in modo diverso in giro per il mondo. Scopriamo in quali città potresti essere guardato male per un selfie di troppo, e in quali addirittura potrebbe costarti una multa bella salata.

Le città in è meglio non scattarsi un selfie

Vediamo subito cosa cambia di città in città rispetto a questa abitudine ormai radicata nella nostra quotidianità.

Berlino

Questa città tedesca decisamente non ama i selfie. Gli abitanti di Berlino pensano che la loro cultura no-selfie si sia sviluppata a causa dei club presenti in città, in cui da sempre è vietato scattare foto per preservare un buon grado di segretezza e tutelare l’identità degli altri clienti del club. Le foto sono vietate così come i selfie o le riprese, perciò addio foto ricordo di serate passate in questi locali da condividere su Instagram.

Per non parlare di luoghi in cui scattare foto viene considerato del tutto inappropriato, come il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa a Mitte. In posti come questo scattare foto viene visto come qualcosa di inappropriato, anche da parte di molti turisti.

Mumbai

Sulla passeggiata del lungo oceano di Mumbai è vietato scattarsi selfie per il pericolo di annegamento. Infatti, durante il periodo delle piogge monsoniche, possono sopraggiungere dei venti molto forti, in grado di fare nascere dal nulla onde molto alte che potrebbero cogliere di sorpresa le persone durante la passeggiata. Perciò è meglio non sostare per un selfie e tenere sempre gli occhi incollati all’oceano.

ragazza sorridente si fa un selfie
Scattarsi un selfie può diventare pericoloso – Unsplash – ecodibasilicata.it

 

Tutti i parchi Disney

Avete letto bene. In tutti i parchi giochi della Disney, quindi quello di Los Angels, di Parigi, di Tokyo e Hong Kong, sono stati vietati, più che i selfie, i selfie stick. Questo è accaduto dopo gravosi incidenti capitati sulle giostre. Perciò si può dire che puoi scattarti una foto ricordo ma solo quando non ti trovi sulle attrazioni del parco, in quel caso dovrai ripiegare sulle foto professionali scattate dallo staff.

La Mecca

La famosa città santa musulmana in Arabia Saudita, è abbastanza intransigente rispetto ai selfie. Trattandosi di un luogo sacro e dedito alla preghiera, i selfie possono disturbare ed essere considerati inopportuni e irrispettosi da chi si reca alla Mecca per pregare.

Lago Taho

Questo lago si trova in California, ed è una vera e propria attrazione naturalistica meravigliosa. Per quanto sia bello non può essere immortalato in un selfie se non ci si vuole scontrare con i ranger locali. Pare che il divieto nasca dall’esigenza di preservare gli animali come gli orsi che ci vivono e come precauzione per gli stessi visitatori, che per uno scatto potrebbero decidere di avvicinarsi troppo agli animali più pericolosi.

Pechino

Il divieto non vale per tutta la città di Pechino, ma solo per la Città Proibita (che già dal nome dovrebbe lasciare intendere che non si possono fare alcune cose). Considerato il valore e la portata degli oggetti che si trovano in questo punto, la decisione è stata quella di tutelarli vietando i selfie e i relativi selfie stick.

Selfie stick
I selfie stick possono fare del male agli altri o rovinare oggetti storici – Unsplash – ecodibasilicata.it

 

Hallsatt

Si tratta di un villaggio tra le alpi austriache, talmente bello da sembrare incantato. Pare che questo villaggio abbia addirittura ispirato il cartone Disney Frozen. Qui, più che vietare i selfie, sono stati resi impossibili montando una bella parete di legno per nascondere ai turisti uno dei paesaggi più belli e caratteristici del villaggio. Un po’ drastico in effetti…

Pomfret

La cittadina nel Vermont, caratteristica per le colorazioni uniche del suo foliage autunnale, diventa una vera e propria calamita per turisti non appena le foglie cominciano a cambiare colore. Pare che l’amministrazione della cittadina si sia talmente rivoltata contro la dilagante e diseducativa cultura del selfie, che ha deciso di porre dei veri e propri divieti davanti ai paesaggi più suggestivi.

Casa di Anna Frank

Siamo ad Amsterdam, in un luogo che fa rivivere, in qualche modo, il massacro e la crudeltà della Seconda Guerra Mondiale. Scattarsi una foto qui significa non portare rispetto alla memoria di Anna Frank e a un momento storico molto buio, perciò è decisamente meglio evitare. Se non bastasse il divieto morale, c’è anche un divieto tassativo di scattare foto all’interno.

Portofino

Si dice che i liguri siano sempre pronti a dare multe salate per qualsiasi cosa, e anche in merito ai selfie non fanno eccezione. Pare, infatti, che in questa chicca della Liguria, il sindaco Matteo Viacava abbia severamente vietato la sosta per selfie e foto nelle aree più suggestive del borgo.

Chiunque fosse scoperto a scattarsi un selfie, riceverebbe una multa dai 65 ai 275 euro. Ci sembra abbastanza esagerato… eppure, a detta del sindaco, questo sarebbe l’unico modo per evitare che si formino lunghe file di turisti in attesa che si liberi un posticino per potersi scattare un selfie davanti ai panorami più belli di Portofino, intasando strade e marciapiedi.

Sassari

Anche in questa città italiana il sindaco ha detto no ai selfie. Il divieto prevede qualsiasi selfie scattato per strada, ma nel suo caso la preoccupazione è rivolta verso tutti i turisti che attraversano la strada guardando il cellulare e mettendo a rischio la loro vita e quella degli altri per un semplice autoscatto. Le multe a Sassari sono decisamente più salate e vanno dai 250 ei 1.500 euro.

 

Insomma, sempre più città dicono di no ai selfie e agli scatti selvaggi in città d’arte, aree protette o di importanza storica, nei club, o più semplicemente sui marciapiedi.

Per quanto alcune prese di posizione possano sembrarci esagerate, dobbiamo ammettere che la selfie mania sta decisamente scapapndo di mano… basti pensare a tutte le persone che muoiono ogni anno sfidando ogni logica e buon senso per potersi scattare selfie particolari in cima ad edifici o al limitare di burroni.

L’invito è uno solo: scattate responsabilmente.

Gestione cookie