Brutte notizie per gli studenti lucani: verranno chiusi molti istituti

Ci sono brutte notizie in arrivo per gli studenti lucani pare che molti istituti saranno chiusi: che penalizzazione!

Arriva una pesante denuncia che allarma le famiglie e gli studenti lucani: in seguito al ridimensionamento scolastico oltre 20 istituti della Basilicata saranno chiusi. Si tratta di una perdita significativa che penalizzerà ulteriormente l’istruzione degli studenti lucani.

brutte notizie in arrivo per gli studenti lucani
Brutte notizie in arrivo (Ecodibasilicata.it)

In base a quanto stabilito dal decreto interministeriale numero 127, del 30 giugno 2023, è necessario procedere con un dimensionamento scolastico. Il decreto interministeriale è stato firmato dal ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

La situazione è già critica in Basilicata: quali saranno gli effetti negativi di questo ulteriore dimensionamento scolastico?

Brutte notizie per gli studenti Lucani: molti istituti saranno chiusi

Per l’anno scolastico 2024-2025 è prevista la chiusura di 26 istituti della Basilicata: si tratta di circa il 23,6% degli istituti attuali. In base ai dati forniti dal Ministero dell’Istruzione la Basilicata sarà la regione più penalizzata dal decreto interministeriale del 30 giugno 2023.

Oltre 20 scuole chiuderanno
20 istituti della Basilicata saranno chiusi (Ecodibasilicata.it)

A sottolineare l’incredibile penalizzazione che viene inflitta agli studenti lucani ci hanno pensato ai segretari regionali della UIL, Vincenzo Tortorelli, e scuola Rua Luigi Velletri che hanno commentato la vicenda affermando:

“La regione ha tenuto sinora nei due incontri con le organizzazioni sindacali di categoria un atteggiamento accondiscendente con le linee governative non opponendosi in alcun modo alle scelte scellerate del governo nazionale. Questa vicenda non tiene conto della situazione socio-economica e demografica del territorio della Basilicata ma applicando semplicemente il criterio regionalistico dei tagli agli istituti e ai dirigenti scolastici.”

La denuncia dei segretari prosegue perché secondo loro questa scellerata decisione del Ministero non far altro che aumentare il divario sud-nord, creando un ulteriore lacuna di conoscenze e di sapere nei giovani studenti.

Alla denuncia si è aggiunto anche il rapporto Ocse di Pisa che ha sottolineato come le aree del nord Italia ottengono sistematicamente dei punteggi superiori in matematica, letteratura e scienza rispetto alle regioni del Sud.

Inoltre nelle regioni del nord: l’80% degli studenti ha un livello 2 sia in matematica che in letteratura è in scienze. Nelle regioni meridionali invece il livello 2 è raggiunto solo dal 60% degli studenti, in scienze il 70% in letteratura e il 55% in matematica.

Alla luce di questi dati appare evidente che la Basilicata non ha bisogno di tagli, che avrebbero come unico effetto quello di incrementare ulteriormente il diario tra le regioni del sud e quelle del Nord.

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