Pensione, quando bastano solo 15 anni di contributi

Di norma servono almeno 20 anni di contribuzione per accedere alla pensione. In alcuni casi, tuttavia, te ne bastano solo 15.

Puoi andare in pensione anche se non raggiungi la soglia contributiva minima dei 20 anni richiesta dalla legge Fornero. In alcune situazioni, infatti, è sufficiente avere 15 anni di contributi per smettere di lavorare e ricevere l’assegno dall’Inps.

pensione con 15 anni di contributi
Bastano 15 anni di contributi per andare in pensione-(foto Pixabay)- Ecodibasilicata.it

Attualmente in Italia, essendo ancora in vigore la legge Fornero, per accedere alla pensione di vecchiaia occorre avere almeno 67 anni di età e non meno di 20 anni di contributi. Il requisito contributivo non è alto ma per molti può comunque essere un problema raggiungere 20 anni di contribuzione.

Sono tante le persone che, per un motivo o per un altro, entrano tardi nel mondo del lavoro oppure che, per varie ragioni, hanno dei vuoti contributivi che rendono impossibile raggiungere i 20 anni di contribuzione richiesti dalla Fornero. Del resto tutte le misure di prepensionamento attualmente in vigore esigono ancora più anni di contributi.

Basti pensare che per andare in pensione con Quota 41 o con Quota 103 è necessario aver maturato un requisito contributivo di almeno 20 anni. C’è, però, una strada poco conosciuta per andare in pensione anche se hai solo 15 anni di contribuzione. Questa strada rappresenta la salvezza per molti.

In pensione con 15 anni di contributi: ecco come fare

Hai 15 anni di contributi? Allora puoi smettere subito di lavorare. Infatti c’è un modo che consente l’accesso alla pensione anche con appena 15 anni di contribuzione.

come andare in pensione con 15 anni di contributi
Tutte le strade per accedere alla pensione con solo 15 anni di contributi -(foto Pixabay)- Ecodibasilicata.it

Ci sono almeno due soluzioni per andare in pensione con solo 15 anni di contributi anziché 20. La prima strada è rappresentata dalle tre deroghe Amato; la seconda strada, invece, è data dall’opzione contributiva. Partiamo dalle deroghe Amato.

  1. La prima deroga permette di accedere alla pensione a 67 anni con 15 anni di contributi se sono stati tutti versati entro il 31 dicembre 1992.
  2. La seconda deroga Amato consente il pensionamento a 67 anni con 15 anni di contributi se l’Inps ha autorizzato il versamento dei contributi volontari entro il 31 dicembre 1992. Non importa quando li hai versati: fa fede solo la data di autorizzazione da parte dell’Inps.
  3. Infine la terza deroga Amato prevede la possibilità di andare in pensione con 15 anni di contributi se il primo contributo è stato versato almeno 25 anni prima rispetto alla domanda di pensionamento e se per almeno 10 anni le settimane annue lavorative sono state inferiori a 52.

Per quanto riguarda l’opzione contributiva, i lavoratori iscritti presso l’AGO -Assicurazione Generale Obbligatoria – e presso i fondi a essa sostitutivi ed esclusivi, se hanno meno di 18 anni di contributi versati prima del 1996 e almeno 5 anni di contribuzione dopo il 1996, possono andare in pensione con solo 15 anni di contributi. Ma devono accettare il ricalcolo contributivo del loro assegno previdenziale il ché significa subire delle perdite.

Infine c’è anche una terza possibilità. Chi ha 15 anni di contributi e vive in una situazione di indigenza, a 67 anni può ricevere l’assegno sociale. L’importo cambia ogni anno in quanto è soggetto alla rivalutazione. Nel 2024 l’assegno sociale corrisponde a 534,41 euro al mese.

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