Le amministrazioni comunali hanno una strategia perfetta per far cassa: multe a tutto spiano per portar via soldi ai cittadini.
Così è sempre stato, ma presto potrebbero arrivare nuove regole a tutela dei multati. Pare però che molti Comuni siano già sul piede di guerra. Questo perché una delle voci principali nel libro delle entrate economiche di ogni amministrazione locale potrebbe presto ridursi in modo considerevole. Il Governo sta infatti per introdurre una nuova regolamentazione del codice della strada. Una novità che potrebbe vietare ai Comuni di piazzare ovunque autovelox e recuperare così tantissimi soldi sotto forma di multe dagli automobilisti.
Davvero l’Italia si sta preparando ad avere meno autovelox sulle strade? Il ministro dei trasporti Matteo Salvini ha da tempo deciso di combattere la corsa all’installazione, da lui definita “selvaggia”, degli autovelox da parte dei Comuni. Di conseguenza ci si aspetta che dal prossimo anno possano ridursi considerevolmente le multe con cui i Comuni portano via tanti soldi ai cittadini.
Gli autovelox non verranno eliminati, ma la loro presenza sul territorio sarà regolamentata. Come? Il nuovo codice della strada, già approvato dalla Camera, e che potrebbe entrare in vigore entro l’estate 2024, potrebbe introdurre nuove regole per l’installazione degli autovelox nei territori comunali.
Siamo nel pieno di una battaglia. Da un lato c’è Salvini, che cavalcando il sentimento popolare cerca di introdurre nuove regole per impedire ai Comuni di sfruttare gli autovelox come strumenti di multe continue con cui portar via soldi agli automobilisti.
Dall’altro lato, poi, ci sono i Comuni che reputano le entrate garantite dalle multe come cifre indispensabili alla sopravvivenza delle amministrazioni e ritengono fondamentale per la sicurezza stradale la presenza di tecnologie del controllo della velocità.
Niente più multe indiscriminate per togliere soldi agli automobilisti (o forse no)
Non è possibile sapere chi la spunterà. Alla fine la maggioranza potrebbe anche decidere di dar ragione ai Comuni e di continuare a lasciar gestire alle amministrazioni locali le norme sui limiti di velocità. Per ora, il nuovo codice della strada contiene indicazioni precise che potrebbero vietare ai sindaci di installare autovelox senza l’autorizzazione da parte del prefetto.
Secondo la bozza del nuovo codice, i dispositivi di controllo della velocità non potranno più essere installati nelle strade urbane dove il limite di velocità è di 50 chilometri all’ora. Dovrebbero quindi essere cancellate subito le tante criticate “zone 30”, ovvero le strade con limite minimo di velocità che sono state istituite di recente a Bologna.
Le multe con gli autovelox saranno ancora possibili nei tratti in cui è previsto un limite di velocità inferiore ai 90 chilometri orari. Ma la rivelazione automatica dovrebbe essere consentita solo dove il limite prevede non venga ridotto di oltre 20 chilometri all’ora rispetto a quello previsto per quel tipo di strada (cioè i già citati novanta). Gli autovelox, poi, dovranno, essere segnalati almeno un chilometro prima.
I Comuni cederanno? Probabilmente, anche con meno autovelox, le amministrazioni comunali troveranno il modo per imporre nuove multe con cui recuperare i fondi di cui hanno bisogno.