A Natale e Capodanno non potrai partire: cosa sta succedendo nelle città più importanti in Italia

Alcuni viaggiatori stanno rischiando di passare le feste a casa; la causa è l’ingolfamento tipico delle ricorrenze che colpisce la burocrazia. Cosa succede?

È vero, la società odierna non ha la fortuna di vivere nel calendario dell’antica Grecia, pantagruelico di feste e festività: ben più di 200 giorni. L’economia mondiale, specie quella occidentale, non potrebbe mai permettersi tale lusso. Le settimane celebrative, però, in dosi decisamente minori, ci sono eccome, e l’intento è quello di sfruttarle al massimo. Si affastellano periodicamente settimane utili a regalarsi del relax, oppure a condividere importanti momenti di ritrovo.

Cosa sta succedendo ai rinnovi dei passaporti
Passaporto (ecodibasilicata.it)

Perché no, si può badare alle proprie passioni (anche in modalità “singola”), alle proprie curiosità. Insomma, senza inutili giri di parole, potrebbero rappresentare i momenti migliori per regalarsi un viaggio. Certo, non è un imperativo riservato a tutti se si guarda all’alto costo dei consumi (viaggi e partenze inclusi), ma per taluni viaggiatori (ma forse è lo sport di tendenza, senza troppe distinzioni) è doveroso lanciare la sfida per passare weekend indimenticabili, risparmiando.

Partenze di Natale e Capodanno, le grandi città colpite dal “caos passaporti”

Di fronte al fantasma dell’alta stagione, il gioco si fa duro e la messa alla prova si fa più eccitante: grazie al web, il margine di proposte è così ampio da poter stare alla larga dal ricevere dei “bidoni” per quanto riguarda stanze in affitto e spostamenti. D’altronde, il primo ostacolo è il viaggio in sé, ossia il trasporto, certamente oneroso sotto Natale e Capodanno, tanto quanto programmarlo per i mesi estivi, tra giugno e settembre.

Cosa sta succedendo ai rinnovi dei passaporti
Natale e Capodanno in città, ritardi nei rilasci dei passaporti (ecodibasilicata.it)

Sono date segnate in rosso (ma anche quelle a ridosso) perfette per ottenere biglietti aerei e ferroviari canonicamente alle stelle. In parallelo, non sarà una pesca fortunata tra le molteplici proposte del web tra stanze e B&B senza che non si applichi un po’ del fiuto contro il rischio di rovinarsi giorni importanti a causa della mediocre qualità dell’alloggio.

Rilascio passaporti, ritardi fino a 10 mesi nelle grandi città

I suddetti sono ostacoli a cui i viaggiatori incalliti sanno dare una saggia risposta e a contrapporre una lunga (oramai) esperienza. Per loro, i bagagli, giunti in prossimità delle settimane clou, sono sempre pronti. Ma attenzione, occorre accortezza e previdenza anche sotto un profilo generalmente burocratico. No, non ci si riferisce ad un’informazione puntuale sul Paese ospitante (talvolta le circostanze la richiedono); piuttosto, controllare per tempo la scadenza del passaporto.

Cosa sta succedendo ai rinnovi dei passaporti
Caos passaporti, fino a 10 mesi per ottenere il rilascio (ecodibasilicata.it)

Verso la fine dell’anno, analogamente all’estate, sono i giorni “caldi” dei rinnovi; e con questi ultimi, anche la saturazione del lavoro di rilascio e rinnovi da parte degli uffici, tra questure e commissariati. La scadenza decennale del documento contribuisce al rischio di dimenticarsene. In questi giorni, ai costi alti per il rilascio si accompagnano i tempi di attesa snervanti, ben oltre i propedeutici 20 giorni richiesti. Il problema unisce l’Italia, dalle città del nord a quelle del sud: da Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Genova, Milano, Napoli, a Palermo, Perugia, Pescara, Pordenone, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.

Tra i fattori, il lavoro accumulato dopo la pandemia da Covid, la Brexit e l’acquisizione di nuove cittadinanze. Le tempistiche si allungano, dunque, fino a 8-10 mesi, rispetto alle peggiori punte di 4 mesi del passato. Ricorrendo al servizio di prenotazione per l’appuntamento, le nuove date non sono disponibili per mesi. Gli open day hanno ammortizzato soltanto in parte tali necessità; ora, col progetto Polis di Poste Italiane, dove si potrà svolgere tutta la pratica negli uffici postali, si auspica che le tempistiche rientrino in margini più ragionevoli.