Non c’è solo la Rottamazione. I debiti con il Fisco possono esseri gestiti con una tempistica che permette di gestire la difficoltà.
A prescindere dal motivo per cui venga recapitata una cartella esattoriale, non si può negare come riceverla sia uno degli eventi che più impensieriscono i contribuenti.
Debiti, con la riforma puoi salvarti così
Al fine di andare incontro alle esigenze dei cittadini economicamente più in difficoltà, il Governo e l’Agenzia delle Entrate sono al lavoro per mettere in campo una nuova riforma grazie alla quale permettere ai cittadini di riuscire più agevolmente a coprire i propri debiti nei confronti dello Stato.
Tra le ipotesi allo studio c’è quella di ampliare la rateizzazione da 72 a 120 rate a favore di coloro che hanno un debito dall’importo pari a massimo 120 mila euro.
La concessione dovrebbe risultare differente in base all’anno in cui è stato maturato il debito. In particolare si prospetta un’estensione graduale, che dovrebbe prevedere il pagamento: fino a 84 rate per i debiti rateizzati tra il 2025 e il 2026; 96 rate per quelli rateizzati dal 2027 al 2028; 108 rate per quelli del 2029;
120 rate per debiti rateizzati a partire dal 2031. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Non è dato sapere se la rateizzazione delle cartelle fino a 120 mensilità entrerà in vigore o se resterà una semplice proposta senza trovare relativa attuazione. Oggi è possibile beneficiare soltanto in determinati casi di un piano straordinario fino a 120 rate. Anziché di quello ordinario in 72 rate mensili.
Le condizioni richieste
i. Come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, per beneficiare di tale opportunità è necessario rispettare determinati requisiti, così come stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 novembre 2013. Entrando nei dettagli è necessario innanzitutto: dimostrare di non poter pagare il debito secondo i criteri previsti per un piano ordinario.
Questa situazione si verifica quando l’importo della rata è superiore al 20% del reddito mensile del tuo nucleo familiare, risultante dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Dalla presentazione della richiesta e, finché sei in regola con i pagamenti delle rate, Agenzia delle entrate-Riscossione non iscrive nuovi fermi o ipoteche, né attiva qualsiasi nuova procedura esecutiva”